Carta d'identità del Comune di Arezzo - 1ª parte

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Profilo statistico ipertestuale: il comune di Arezzo

Istruzioni per l'uso

La presente raccolta di informazioni sul Comune di Arezzo – organizzata in voci per una consultazione agevole e selettiva – è divisa in due parti distinte: da un lato le notizie sul Comune come ente pubblico, nucleo secolare di autogoverno della comunità locale; dall'altro il profilo del Comune come territorio, popolazione, ambiente. L'indice delle voci consente, in alternativa alla lettura sequenziale, il collegamento diretto con il testo prescelto, dal quale si può agevolmente risalire alla parte iniziale. La stesura delle voci, seppure corredata di informazioni essenziali e dati statistici aggiornati, è volutamente sintetica. Costituisce più che altro una traccia per orientarsi verso ulteriori approfondimenti, resi possibili dalla presenza di numerosi link ipertestuali, che conducono a fonti documentarie – interne ed esterne al Comune – di ampio respiro, dettaglio e spessore informativo. Considerata la quantità di notizie suscettibili di aggiornamento e la necessità di una frequente manutenzione dei link, i cui collegamenti web sono instabili nel tempo, la raccolta è un work in progress: come tale ne va giudicata l'utilità, collaborando con segnalazioni e suggerimenti ad un sempre possibile perfezionamento (fr).

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Indice delle voci (collegamento diretto)

Comune di Arezzo. Bilanci e contabilitàCittadini onorari Componenti della Giunta dal 1946 Decentramento amministrativoDenominazione –  Difensori civici comunali 1996-2011 Eventi  –  Gemellaggi – OnorificenzeOrgani di governo in caricaPartecipazioni del Comune –  Personalità illustri Presidenti del CC dal 1995 Presidenti di Circoscrizione 1976-2011 Profilo storico Raccolta degli atti ufficiali Risultati elettorali Sede istituzionale, recapiti, codici Segretari comunali dal 1946 Sindaci, podestà, commissari dal 1865 –  StatutoStemma  – Struttura organizzativa.

>>  Territorio, popolazione, ambiente

Comune di Arezzo 

Sede istituzionale: Palazzo dei Priori, Piazza della Libertà 1, 52100 Arezzo

Portale web: www.comune.arezzo.it

Centralino telefonico: 0575.3770  

Telefax: 0575.377613

Posta elettronica certificata (PEC)

Indirizzo e-mail: protocollo@comune.arezzo.it

Partita IVA e codice fiscale

Codice IBAN

Codice di avviamento postale (CAP): 52100

Prefisso telefonico: 0575

Codice catastale: A390. Sub codice: I2AA/A/B/C

Codice ISTAT: 051002 

Codice IPA: c_a390. Codice fatturazione elettronica: UFR1IJ

Sigla automobilistica: AR

Denominazione abitanti: Aretini

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Stemma: “D'argento al cavallo rivolto, allegro, inalberato di nero”. L’emblema della città di Arezzo, ufficializzato con decreto del Capo del Governo 9 luglio 1931, regolarmente trascritto nei registri della Consulta Araldica (poi Registro araldico dell'Archivio centrale dello Stato), è un cavallo nero, inalberato, volto a destra (sinistra araldica), in campo bianco. Nel gonfalone municipale compare in mezzo ad un drappo serico di colore cremisi.

Arezzo veduta Piero

Denominazione. La denominazione di Comune di Arezzo, assunta al momento dell'unificazione nazionale in luogo di quella di "Comunità di Arezzo", non è mai cambiata. In precedenza, ad Arezzo era stato conferito il titolo di Città (oggi concesso con decreto del Presidente della Repubblica ai Comuni "insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza") con legge del Granduca di Toscana del 1° ottobre 1750, che riconosceva le 14 città nobili di Arezzo, Colle Val d'Elsa, Cortona, Firenze, Livorno, Montepulciano, Pescia, Pisa, Pistoia, Prato, Sansepolcro, San Miniato, Siena e Volterra. Lo status di città, mantenuto nel Regno d'italia e poi nella Repubblica, è raffigurato nello stemma dalla corona muraria d'oro.

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Profilo storico. Per un sintetico inquadramento generale della vicenda storica aretina, sviluppatasi nell'arco di 2.500 anni, consulta Arezzo. Un profilo storico. Per la ricerca di immagini fotografiche di Arezzo e dei suoi abitanti (3.500 foto realizzate a partire dalla seconda metà dell'Ottocento), consulta l'archivio realizzato dal Foto Club La Chimera .

Statuto. Adottato dal Consiglio Comunale nel 1991 e sottoposto a parziali revisioni nel 2000 e nel 2010, lo Statuto comunale realizza la sfera di autonomia che a partire dall'ultimo scorcio del Novecento muta in profondità il rapporto tra i governi locali e lo Stato centrale. Nel corso degli anni Novanta il nuovo ordinamento delle autonomie, il rinnovato sistema elettorale comunale, la riforma del pubblico impiego, la spinta alla semplificazione e alla trasparenza, l'urto del federalismo, la metamorfosi dei controlli travolgono l'assetto che per un secolo e mezzo, senza sostanziali modifiche, ha fatto delle amministrazioni locali tanti terminali uniformi di uno Stato fortemente centralizzato. Lo Statuto comunale condensa questa spinta al cambiamento, regolando – in conformità all'ordinamento giuridico delle autonomie locali – i principi ispiratori del Comune, il funzionamento degli organi di governo, le modalità di esercizio della partecipazione popolare e dell'accesso, la disciplina dei referendum, l'ordinamento degli uffici, le modalità di gestione dei servizi, i principi contabili, le forme di collaborazione con altri enti pubblici. Nel 1991, l'adozione dello Statuto è effettuata dal Consiglio Comunale, al termine di un approfondito dibattito, per acclamazione, con il voto unanime di tutti i consiglieri. Per il testo in vigore, consulta  Statuto comunale . Per il testo delle vigenti norme regolamentari di fonte comunale, nonché degli statuti degli enti esterni controllati o partecipati, consulta Regolamenti

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Risultati elettorali. Per i risultati dell'ultimo turno elettorale amministrativo, consulta Elezioni comunali 31 maggio-14 giugno 2015 . Per la serie storica dei risultati elettorali posteriori al 1951, registrati nel Comune di Arezzo in occasione di consultazioni europee, politiche (Camera, Senato), regionali, amministrative (provinciali, comunali, circoscrizionali) e referendarie, consulta l'ampio database Risultati elettorali 1951-2015 , contenente dati disaggregati per lista, candidato, sezione elettorale.

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Organi di governo in carica (mandato amministrativo 2015/2020). Per ulteriori informazioni circa la composizione degli organi di governo del Comune, i dati biografico-curricolari dei titolari delle cariche amministrative, le competenze loro attribuite, l'articolazione del Consiglio Comunale in gruppi consiliari e commissioni, consulta   Sindaco , Giunta Comunale , Consiglio Comunale , Commissioni consiliari .

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Sindaci, podestà, commissari dal 1865. Nominati dal Re (1865-1892): Pietro Mori (1865-1870), Francesco Faltoni ((1871), Raffaello Petri (1871), Adalindo Tanganelli (1871-1874), Angiolo Mascagni (1874-1877), Alessandro Giuliani (1877), Angiolo Mascagni (1877-1878), Angiolo Guillichini (1878-1879), Adalindo Tanganelli (1879-1881), Luigi Guillichini (1881-1882), Ettore Nucci (1882-1883), Antonio Benci (1883), Ettore Nucci (1883), Antonio Benci (1884), Antonio Guiducci (1884), Eliseo Sarri (1884), Santi Occhini (1884-1885), Angiolo Mascagni (1885-1892). Eletti dal Consiglio Comunale (1892-1926): Angiolo Mascagni (1892), Eliseo Sarri (1892), Niccola Viti (1892), Giovan Battista Bandinelli (pro sindaco 1892-1893), Guglielmo Duranti (1893-1900), Vittorio Ballauri (commissario 1900), Antonio Guiducci (1900-1909), Pier Lodovico Occhini (1909), Cammillo Lelli (1909-1910), Carlo Durante (commissario 1910-1911), Ugo Mancini (1911-1914), Francesco Foschini (1914), Cammillo Lelli (1914-1919), Pietro Cucchiarelli (commissario 1919-1920), Carlo Nenci (1920-1923), Emilio D'Eufemia (commissario 1923), Fiumicello Fiumicelli (1923-1924), Francesco D'Alena (commissario 1924), Carlo Bruni Rossi (pro sindaco 1924-1926), Giulio Nencetti (commissario 1926). Podestà (1926-1944): Guido Guidotti Mori (1927-1930), Tommaso Albergotti (1930), Pier Ludovico Occhini (1930-1939), Alfredo Rossi (commissario 1939), Varrone Ducci (1939-1943), Mariano Maculani (commissario 1943-1944), Athos Geri (commissario 1944). Nominati dal CPLN (1944-1946): Antonio Curina (1944-1946, Partito d’Azione). Eletti dal Consiglio Comunale (1946-1995): Enrico Grazi (1946-1948, Partito Socialista Italiano), Santi Galimberti (1948-1951, PSI), Ivo Barbini (1951-1955, PSI), Ruggero Marzocchi (prosindaco 1955-1956, PSI), Renato Schiavo (commissario 1956-1957), Cornelio Vinay (1957-1963, PSI), Aldo Ducci   (1963-1966, PSI), Renato Gnocchi (1966-1970, PSI), Aldo Ducci (1970-1990, PSI), Valdo Vannucci (1990-1995, PSI). Eletti a suffragio universale (1995-...): Paolo Ricci (1995-1999, coalizione centro-sinistra), Luigi Lucherini (1999-2006, coalizione centro-destra), Carlo Striccoli (commissario 2006), Melchiorre Fallica (commissario 2006), Giuseppe Fanfani (2006-2014, coalizione centro-sinistra), Stefano Gasperini (prosindaco 2014-2015), Alessandro Ghinelli (2015-..., coalizione centro-destra).

Segretari comunali dal 1946. Evoluzione della funzione storica del cancelliere, il Segretario comunale assurge a figura stabile del Comune con la legge unificatrice del 1865, che ne rende obbligatoria la presenza in ogni municipio, con compiti di assistenza giuridica agli organi di governo (Sindaco, Giunta, Consiglio) e di vigilanza sulla legittimità dell’azione amministrativa. Nominato in origine dal Consiglio Comunale, passa nel 1928 alle dipendenze del Ministero dell’Interno, nel quadro della trasformazione in senso autoritario e centralistico del sistema delle autonomie locali. Ripristinato l’ordinamento liberale, la dipendenza del Segretario comunale dallo Stato viene mantenuta nel dopoguerra, nonostante la concessione al Comune di una parziale compartecipazione alla nomina. Con la legge 127/1997 il Sindaco acquisisce il potere di nomina; il Segretario, incardinato in una Agenzia che ne gestisce l’Albo nazionale, recide i legami con il potere centrale ed accentua il suo rapporto fiduciario con il capo dell’amministrazione. Segretari generali dal 1946: Arturo Chiopris (1939-1954), Giulio Innocenzi (1955-1967), Ferdinando Brunetti (1968-1973), Vinicio Bruschi (1974-1984), Boris Silvestri (1986-1990), Fabio Toccafondi (1991), Guido Rizzo (1991-1998), Felice Strocchia (2001-2004), Luigi Martino (2004), Michele Bello (2004-2008), Sabina Pezzini (2008-2012), Marcello Ralli (2012-…).

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Presidenti del Consiglio Comunale dal 1995. A seguito dell’introduzione dell’istituto dell’elezione diretta del Sindaco (legge 81/1993), la figura del Presidente del Consiglio Comunale si separa, nei Comuni superiori ai 15 mila abitanti,  da quella del Sindaco, che mantiene solo la presidenza della Giunta, e diventa elettiva, seppure di secondo grado. Con modalità stabilite dallo Statuto comunale, il Presidente del CC è eletto, a partire dal turno elettorale del 1995, dai componenti del Consiglio a scrutinio segreto e maggioranza qualificata, a garanzia della indipendenza della funzione di indirizzo politico e di controllo affidata all’organo collegiale. Al Presidente sono attribuiti poteri di convocazione del Consiglio, di determinazione dell’ordine del giorno delle sedute, di direzione dei lavori assembleari, di vigilanza sulla costituzione ed il funzionamento dei gruppi consiliari e delle commissioni, di garanzia circa il libero esercizio delle prerogative dei consiglieri. Presidenti del CC dal 1995: Adelmo Agnolucci (1995-1999), Maurizio Bianconi (1999-2001), Andrea Banchetti (2001-2004), Oreste Civitelli (2004-2006), Giuseppe Caroti (2006-2011),Adelmo Agnolucci (1995-1999), Maurizio Bianconi (1999-2001), Andrea Banchetti (2001-2004), Oreste Civitelli (2004-2006), Giuseppe Caroti (2006-2011), Luciano Ralli (2011-2015), Alessio Mattesini (2015-...).

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Componenti della Giunta dal 1946. La Giunta Municipale (poi Comunale) è istituita, come organo collegiale con compiti esecutivi e di ausilio al Sindaco, fin dall’ordinamento unitario del 1865. Tra il 1922 ed il 1926 il regime fascista sopprime gli organi comunali elettivi, sostituendoli con il Podestà di nomina governativa. Il sistema elettivo viene ripristinato con il turno elettorale del 1946. I componenti della Giunta, il cui numero è determinato in base alla classe demografica del Comune (ad Arezzo: nove), sono eletti in secondo grado – come il Sindaco – dal Consiglio Comunale, tra i suoi membri. Il Sindaco affida loro, con atto monocratico, la delega nelle materie di rispettiva competenza. Dopo la riforma dell’ordinamento del 1990, l’introduzione dell’elezione diretta del Sindaco, che muta il sistema di governo comunale avvicinandolo al modello semipresidenziale, affida al Sindaco la nomina, l’attribuzione di competenze e la revoca degli assessori. Non più espressione delle componenti politiche della coalizione di maggioranza, i componenti della Giunta possono essere individuati, sulla base di un rapporto di fiducia, sia all’interno che all’esterno del Consiglio Comunale; i due ruoli (assessore e consigliere) divengono incompatibili. Il loro numero, delimitato dalla legge, è fissato dallo Statuto. Di seguito, i componenti della Giunta, nel corso dei mandati amministrativi succedutisi dal dopoguerra, riportati in ordine alfabetico. Mandato amministrativo 1946-1951: Enrico Grazi (Sindaco fino al 1948), Santi Galimberti (Sindaco dal 1948), Corrado Albiani (fino al 1946), Ettore Angiolini, Giorgio Baciocchi (dal 1948), Santi Galimberti, Giovanni Gatteschi, Attilio Guidelli (dal 1947), Ruggero Marzocchi (dal 1948), Mario Merli, Nello Montanini, Orazio Mori (fino al 1948), Loto Reale, Gino Sadocchi (dal 1947). Mandato 1951-1956: Ivo Barbini (Sindaco), Ruggero Marzocchi (prosindaco dal 1955), Franco Del Pace (fino al 1955), Guido Fabbriciani, Mauro Ferri (dal 1955), Galliano Gervasi (dal 1955), Mario Giustini (fino al 1955), Ruggero Marzocchi, Livia Pacini (fino al 1955), Giuseppe Peruzzi, Francesco Smuraglia, Alberto Tavanti. Mandato 1957-1961: Cornelio Vinay (Sindaco), Francesco Andreini, Avio Betas, Luciana Biagini Diana, Franco Del Pace, Aldo Ducci, Galliano Gervasi, Mario Giustini, Enzo Rossi. Mandato 1961-1964: Cornelio Vinay (Sindaco fino al 1963), Aldo Ducci (Sindaco dal 1963), Avio Betas, Luciana Biagini Diana, Angiolo Casalini (dal 1963), Franco Del Pace (fino al 1961), Bruno Donnini (dal 1964), Aldo Ducci, Galliano Gervasi, Enrico Giannotti (dal 1963), Mario Giustini (fino al 1963), Gaetano Palilla (1963), Fedele Polverini, Enzo Rossi (fino al 1964), Amos Tarquini (dal 1961). Mandato 1964-1970: Aldo Ducci (Sindaco fino al 1966), Renato Gnocchi (Sindaco dal 1966), Avio Betas, Angiolo Casalini, Salvatore Caterino, Bruno Donnini, Fedele Polverini, Dante Rossi, Amedeo Sereni (dal 1969), Danilo Tani, Amos Tarquini (fino al 1969). Mandato 1970-1975: Aldo Ducci (Sindaco), Giancarlo Ciofini, Giuliano Datteri (fino al 1972), Andrea Guffanti, Giuseppe Lusini, Ivo Luzzi, Nino Materazzi, Lino Nofri (dal 1972), Fedele Polverini, Dante Rossi (fino al 1972), Alessandro Susi (dal 1972). Mandato 1975-1980: Aldo Ducci (Sindaco), Giorgio Albiani (dal 1976), Giovanni Bigazzi, Menotti Galeotti (fino al 1979), Andrea Guffanti, Gastone Guiducci, Ivo Luzzi, Nino Materazzi, Antonio Pacini (dal 1979), Sergio Peruzzi, Paola Vaccari Nibbi (fino al 1976). Mandato 1980-1985: Aldo Ducci (Sindaco), Giorgio Albiani, Mauro Cantelli (dal 1981), Umberto Gaucci (dal 1981), Paolo Greco, Giuseppe Lusini (fino a 1981), Nino Materazzi (dal 1982), Ottone Occhiolini, Antonio Pacini (fino al 1981), Sergio Peruzzi (fino al 1982), Giovanni Ralli, Danilo Tani. Mandato 1985-1990: Aldo Ducci (Sindaco), Giorgio Albiani, Giorgio Bondi, Fiorenzo Gigli, Morfeo Giordano, Paolo Greco, Paolo Nicchi (dal 1986), Ottone Occhiolini, Luigi Polli (dal 1988), Giovanni Ralli (fino al 1986), Danilo Tani (fino al 1988). Mandato 1990-1995: Valdo Vannucci (Sindaco), Alberto Brandani (dal 1992), Mario Bruni, Alessandro Caporali, Emilio Fiorini (fino al 1992), Carla Galantini, Immacolata Graziani (dal 1993), Paolo Greco (fino al 1993), Roberto Monnanni (dal 1993), Paolo Nicchi, Luigi Polli, Luigi Sacchini (fino al 1993). Mandato 1995-1999: Paolo Ricci (Sindaco), Pietro Cretella, Franco Lani, Roberto Monnanni, Paolo Nicchi, Mario Repetti, Paola Vichi. Mandato 1999-2004: Luigi Lucherini (Sindaco), Paolo Enrico Ammirati (dal 2002), Rossella Angiolini Soldini, Giulio Arrigucci (fino al 2003), Paolo Berti (fino al 2003), Gianni Cantaloni (dal 2000), Armando Cherici (fino al 2003), Francesco Chianini (dal 2003), Giovanni Chianucci (dal 2003), Oreste Civitelli (dal 2003), Gianfrancesco Gamurrini (dal 2002 al 2003), Alessandro Ghinelli, Abramo Guerra (dal 2003), Francesco Macrì (dal 2000 al 2002), Alberto Merelli. Mandato 2004-2006: Luigi Lucherini (Sindaco), Paolo Enrico Ammirati, Rossella Angiolini (fino al 2005), Marco Badiali, Guglielmo Borri, Gianni Cantaloni, Francesco Chianini, Giovanni Chianucci, Alessandro Ghinelli, Abramo Guerra, Francesco Macrì, Giuseppe Matteucci (dal 2005). Mandato 2006-2011: Giuseppe Fanfani (Sindaco), Roberto Banchetti, Camillo Brezzi, Alessandro Caporali, Emiliano Cecchini (dal 2008), Lucia De Robertis, Franco Dringoli, Piero Ducci (fino al 2009), Stefano Gasperini (dal 2010), Alessandro Giustini (dal 2010), Giuseppe Marconi (fino al 2010), Donella Mattesini (fino al 2008), Ilario Nocentini (fino al 2008), Aurora Rossi, Francesca Tavanti (dal 2008 al 2010). Mandato 2011-2015: Giuseppe Fanfani (Sindaco, fino al 2014), Stefano Gasperini (Vicesindaco, Sindaco f.f. dal 2014), Roberto Banchetti (fino al 2011), Barbara Bennati (dal 2013), Marcello Caremani (dal 2013), Michele Colangelo (fino al 2012), Lucia De Robertis (fino al 2013), Marco Donati (fino al 2013), Franco Dringoli, Paolo Fulini (dal 2013), Pasquale Giuseppe Macrì (fino al 2015), Stefania Magi, Francesco Romizi (dal 2013), Lisa Sacchini (fino al 2012). Mandato 2015-...: Alessandro Ghinelli (Sindaco), Gianfrancesco Gamurrini (Vicesindaco), Marcello Comanducci, Barbara Magi, Alberto Merelli, Tiziana Nisini, Marco Sacchetti, Lucia Tanti.

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Difensori civici comunali 1996-2011. Introdotto in Italia dalla legge di riforma delle autonomie locali del 1990 ed inserito nello Statuto, il Difensore civico comunale comincia ad operare, nel Comune di Arezzo, nel 1996 (sulla lunga gestazione dell'istituto, vedi Un Ombudsman per il Comune ). Eletto dal Consiglio Comunale con modalità tese a garantirne l’indipendenza (requisiti professionali, maggioranza qualificata, voto segreto), si configura come una autority, preposta alla tutela non giurisdizionale dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi dei cittadini, singoli o associati, nonché degli interessi collettivi o diffusi della comunità e dei suoi componenti. Nella sostanza, la difesa civica fornisce un mezzo di prevenzione o di risoluzione consensuale delle situazioni di conflitto tra amministratori e amministrati, capace di ripristinare un clima di dialogo anche in situazioni critiche i di ridurre il ricorso a procedure giudiziarie lunghe ed onerose. Di conseguenza, opera un prezioso effetto deflattivo, alleggerendo il contenzioso amministrativo e civile. La sfera di azione si estende, oltre che all’attività del Comune, a quella dei soggetti pubblici e privati che gestiscono servizi pubblici comunali. L'esperienza aretina si afferma come una best practice a livello regionale e oltre (vedi Regolamento , Relazioni annuali ). Per qualche anno il legislatore ne espande le prerogative (controllo eventuale, tutela del diritto di accesso), poi inverte la rotta. L’attività dell’ufficio di difesa civica prosegue per quindici anni, fino alla soppressione effettuata ex lege con la finanziaria 2010. Difensori civici dal 1996: Anna Maria Nuti (1996-2007), Michele Morelli (2007-2011).

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Decentramento amministrativo comunale. A partire dal 1972 il Comune di Arezzo avvia, in maniera autonoma, un processo di decentramento amministrativo e di promozione della partecipazione popolare, tramite la creazione di organismi territoriali – dapprima nominati, poi eletti a suffragio universale diretto – ai quali vengono progressivamente affidate funzioni consultive, deliberative e gestionali (soprattutto nei settori dei lavori pubblici, della manutenzione e dei servizi sociali). L’insediamento dei primi organismi – i Consigli di Quartiere e di Zona – avviene nel gennaio 1973; ciascuno è articolato in Assemblea, Consiglio e Presidente. Nel 1976, a seguito delle norme emanate dallo Stato sul decentramento e la partecipazione dei cittadini all’amministrazione del Comune, vengono istituiti i Consigli di Circoscrizione. La delimitazione territoriale degli organi del decentramento muta nel tempo, affiancando l'evoluzione delle competenze loro affidate, l’equilibrio dei rapporti centro-periferia, l’integrazione con le strutture operative comunali. Nel 2011, dopo quattro decenni di attività, l'esperienza di decentramento amministrativo viene soppressa ex lege dalle norme sul contenimento della spesa pubblica ed incanalata verso iniziative di partecipazione popolare. Queste le ripartizioni nei diversi periodi di attività. Consigli di Quartiere e di Zona (1972-1976): Centro, Fiorentina I, Fiorentina II, Giotto, Manubrio Sud, Nord, Pescaiola, Saione, Ceciliano, Giovi, Indicatore, La Pace, Olmo, Palazzo del Pero, Quarata, Rigutino, San Giuliano, Santa Firmina. Consigli di Circoscrizione (1976-1989): Quarata, Ceciliano, Indicatore, Fiorentina, Pescaiola, Saione, Trento-Trieste, Olmo, Giotto, Palazzo del Pero, Rigutino. Consigli di Circoscrizione (1989-2011): Giovi, Fiorentina, Saione, Giotto, Rigutino, Palazzo del Pero. Per maggiori informazioni sulla delimitazione territoriale degli organismi del decentramento, attiva i rispettivi link, oppure consulta Profilo storico del decentramento ad Arezzo . Per i risultati elettorali, i voti di lista, le preferenze ottenute dai candidati nelle consultazioni circoscrizionali posteriori al 1985, consulta Risultati elettorali .

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Presidenti di Circoscrizione 1976-2011. Mandato amministrativo 1976-1980: Carmine Mecca (Quarata), Giovanni Ralli (Ceciliano), Morfeo Giordano (Indicatore), Benito Sacchetti (Fiorentina), Lorenzo Saletti (Pescaiola), M. Antonietta Nico Lisi (Saione), Rosado Pennellini (Trento-Trieste), Elio Fattorini (Olmo), Renato Chianucci (Giotto), Fosco Omarini (Palazzo del Pero), Enzo Fabbianelli (Rigutino). Mandato 1980-1985: Mauro Cenni (Quarata), Dino Maurizi (Ceciliano), Morfeo Giordano (Indicatore), Benito Sacchetti (Fiorentina), Lorenzo Saletti (Pescaiola), M. Antonietta Nico Lisi (Saione), Rosado Pennellini (Trento-Trieste), Elio Fattorini (Olmo), Renato Chianucci (Giotto), Fosco Omarini (Palazzo del Pero), Enzo Fabbianelli (Rigutino). Mandato 1985-1990: Sergio Rossi (Quarata), Giuseppe Piantini (Ceciliano), Luciano Ghinazzi (Indicatore), Libero Giovacchini (Fiorentina), Claudio Morello (Pescaiola), M. Antonietta Nico Lisi (Saione), Mario Nocentini (Trento-Trieste), Luciano Donati (Olmo), Renato Chianucci (Giotto), Fosco Omarini (Palazzo del Pero), Angiolo Rossi (Rigutino). Mandato 1990-1995: Sergio Rossi (Giovi), Luciano Ghinazzi (Fiorentina), Giorgio Meoni (Saione), Cosimo Modeo (Giotto), Angiolo Rossi (Rigutino), Mario Fatichi (Palazzo del Pero). Mandato 1995-1999: Otello Acquisti (Giovi), Luciano Ghinazzi (Fiorentina), Giorgio Meoni (Saione), Cosimo Modeo (Giotto), Benito Sacchetti-Massimo Pacifici (Rigutino), Andrea Buzzini (Palazzo del Pero). Mandato 1999-2004: Otello Acquisti (Giovi), Franco Mazzi (Fiorentina), Dino Vagnoli-Renato Peloso (Saione), Alberto Ceccherini (Giotto), Massimo Pacifici (Rigutino), Andrea Buzzini (Palazzo del Pero). Mandato 2004-2006: Mario Mirelli (Giovi), Franco Mazzi (Fiorentina), Renato Peloso (Saione), Romano Duranti (Giotto), Pier Luigi Amorini (Rigutino), Lucia Sandroni (Palazzo del Pero). Mandato 2006-2011: Cinzia Scartoni (Giovi), Franco Mazzi (Fiorentina), Renato Peloso (Saione), Andrea Lanzi (Giotto), Pier Luigi Amorini-Matteo Dottorini (Rigutino); Lucia Sandroni (Palazzo del Pero).

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Onorificenze. Comune di Arezzo: medaglia d'argento al merito civile, conferita con decreto del Presidente della Repubblica il 21.4.2011 con la motivazione: “La città di Arezzo, con indomito spirito patriottico e alta dignità morale, partecipava alla Guerra di Liberazione e sopportava bombardamenti, rastrellamenti e atroci rappresaglie che causarono centinaia di vittime civili e militari. I sopravvissuti diedero prova di incrollabile volontà, reagendo agli orrori della guerra, per intraprendere, poi, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor Patrio. 1943-1945.”   L'anniversario della liberazione della città dalle truppe di occupazione nazifasciste (1944) viene celebrato ad Arezzo il 16 luglio. In questa data – precedendo l'ingresso dell'esercito Alleato – le formazioni partigiane operanti nei monti circostanti presero il controllo del capoluogo ed il CNL procedette alla nomina del Sindaco, nella persona di Antonio Curina . Provincia di Arezzo: per il contributo dato alla lotta di Liberazione la Provincia di Arezzo – "teatro di irriducibile opposizione al nemico occupante, da parte di agguerrite formazioni armate e delle patriottiche popolazioni di città e campagne, sui monti e nelle valli" – è stata insignita dal Presidente della Repubblica, con decreto del 13.3.1984, della medaglia d'oro al valor militare. Sulle vicende connesse alla Resistenza nel territorio aretino (luoghi, episodi, biografie, operazioni belliche, stragi), e sul tribuito di sangue versato dalla popolazione del Comune alla lotta di liberazione (792 caduti tra partigiani, vittime di rappresaglie tedesche o caduti per fatti di guerra), consulta il sito web Memoria dell'antifascismo e della Resistenza aretina , curato dalla Provincia di Arezzo in collaborazione con l'Istituto storico aretino della Resistenza e dell'età contemporanea. 

Grandi aretini

Personalità illustri. Per le personalità aretine vissute nella prima metà del Novecento, consulta le informazioni biografiche raccolte nel Dizionario Biografico degli Aretini curato dalla Società Storica Aretina .

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Cittadini onorari. La cittadinanza onoraria viene attribuita con deliberazione del Consiglio Comunale a persone non residenti che attraverso la propria attività, impegno, lavoro o studio, espletati in ambito culturale, scientifico, sociale, pro­fessio­nale, economico, sportivo, abbiano stabilito duraturi legami con la città di Arezzo, re­cando un signi­ficativo contributo allo sviluppo ed al prestigio della comunità aretina, o abbiano agito in conformità ai valori fondamentali della medesima. Nel corso del tempo sono stati insigniti della cittadinanza onoraria di Arezzo: Stefano Baldini (conferimento nel 2007), Filippo Brignone (1861), Henri Conneau (1866), Pierre De Nolhac (1931), Jean-Pierre Delumeau (1995), Renato Dulbecco (1989), Amintore Fanfani (1996), Mauro Ferri (1996), Giuseppe Garibaldi (1861), Orazio Lapini (1928), Dimitriy Sergeyevichev Likhachev (1993), Nelson Rolihlahla Mandela (1988), Alfredo Martini (2007), Frances Mayes (2001), Emanuele Mignone (1946), Giovanni Pacini (1866), Antonio Paolucci (2009), Giuseppe Lando Passerini (1926), Carlo Pedretti (2001), Agostino Pirella (1998), Corrado Ricci (1925), Mario Salmi (1960), Salvino Salvini (1882), Luciano Spinelli Rasponi (1921), Thomas Woodroow Wilson (1918). Per gli atti di conferimento e le relative motivazioni, consulta il Registro delle cittadinanze onorarie .

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Gemellaggi. Il gemellaggio istituisce un legame simbolico per sviluppare relazioni sociali, economiche e culturali. Il tipo più noto, ispirato ad una spontanea "diplomazia tra i popoli" mossa da comuni ideali di pace, tolleranza e solidarietà, è quello stipulato tra Comuni, all'interno dello stesso Stato o tra Stati diversi. Diffusa in Europa come antidoto alla guerra fredda, la pratica dei gemellaggi ha avvicinato comunità appartenenti a differenti scacchieri geopolitici, favorendo gli scambi (di persone, di esperienze, di iniziative) ed anticipando la cultura dell'accoglienza e della multiculturalità. Nel corso del tempo il Comune di Arezzo ha stabilito rapporti di gemellaggio con le seguenti città: Montenars (Italia), Saint-Priest (Francia), Eger (Ungheria), Bedford (Gran Bretagna), Viseu (Portogallo), Oświęcim (Polonia), Norman (Oklahoma, USA).

Struttura organizzativa comunale. Per un esame generale del modello organizzativo del Comune di Arezzo, consulta il diagramma dello Schema di organizzazione , la Struttura organizzativa , l'Articolazione degli uffici e delle risorse umane .

Bilanci e contabilità. Per esaminare i dati finanziari e contabili correnti del Comune di Arezzo, consulta il Bilancio di previsione (bilancio di previsione, bilancio pluriennale, relazione previsionale e programmatica) ed il Rendiconto della gestione (conto consuntivo). Per l'esame degli esercizi precedenti, consulta Bilanci anni precedenti . Per una rassegna divulgativa dei dati di bilancio dell'ultimo quinquennio, consulta la guida Open bilancio.

Partecipazioni del Comune. Enti pubblici vigilati: Autorità Idrica Toscana; Autorità per il Servizio di Gestione Integrata dei rifiuti urbani; Casa di Riposo Fossombroni APSP; Fraternita dei Laici APSP; Istituzione Biblioteca Città di Arezzo; Istituzione Giostra del Saracino. Società partecipate: AISA; ATAM; Agenzia per l'innovazione; AISA Impianti; Arezzo Casa; Arezzo convention bureau; Arezzo Fiere e Congressi; Arezzo Multiservizi; ARTEL; Azienda Farmaceutica Municipalizzata; COINGAS; Etruria Innovazione; LFI; Nuove Acque; Polo Universitario Aretino. Enti di diritto pubblico controllati: Arezzo Innovazione; Associazione Fiera Antiquiaria di Arezzo; Istituto Storico della Resistenza e dell'Età contemporanea di Arezzo; Scuola Europea dei Mestieri (SEUM); Centro Francesco Redi; Fondazione Aliotti; Fondazione Guido d'Arezzo; Fondazione Piero della Francesca; Fondazione di Comunità per Rondine; Fondazione Thevenin. Per una panoramica sugli enti, società, fondazioni, istituzioni, aziende, organismi consortili o sovracomunali partecipati, controllati o vigilati dal Comune di Arezzo, consulta il Portafoglio delle partecipazioni.

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Raccolta degli atti ufficiali del Comune. La serie degli atti ufficiali del Comune di Arezzo (deliberazioni del Consiglio Comunale, della Giunta Municipale, poi Giunta Comunale; atti del Podestà o del Commissario; deliberazioni dei Consigli di Quartiere e di Zona, poi Consigli di Circoscrizione; decreti del Sindaco e del Presidente del CC, provvedimenti dei dirigenti, ordinanze) è raccolta in originale cartaceo, presso l'Archivio storico comunale , a partire dal 1865. Può essere consultata a scopo di studio e ricerca, utilizzando repertori cartacei ed elettronici. La Raccolta informatizzata degli atti successivi al 1994 è consultabile per "estremi" (data, numero, oggetto del documento). A partire dal 2006 è consultabile in maniera telematica, presso il medesimo indirizzo web, anche il testo dei documenti. Gli atti in corso di pubblicazione sono visionabili - per la durata del periodo di pubblicazione - consultando l'Albo on line . L'Ufficio del CC cura la tenuta e la conservazione dell'archivio audiovideo delle sedute del Consiglio Comunale, memorizzate in formato digitale a partire dal 2002. Il patrimonio documentale preunitario del Comune di Arezzo - ed in particolare gli archivi prodotti dal Comune medioevale e dalla Comunità di Arezzo posteriori al 1384 - sono depositati presso l' Archivio di Stato di Arezzo . Presso tale istituto si trovano, inoltre, alcuni spezzoni dell'archivio postunitario, fra i quali il materiale prodotto dall'Ufficio Tecnico nella seconda metà dell'Ottocento. Presso l'Archivio storico comunale sono raccolti e conservati, oltre ad alcuni fondi preunitari, i documenti prodotti dal Comune dopo il 1865 - consistenti in 65 mila unità archivistiche (8.500 metri lineari di documentazione), in parte sottoposti a studio e ordinamento - nonchè gli archivi di commissioni, comitati, consorzi e istituzioni che hanno operato in collegamento con il Comune. Presso la sezione di deposito dell'Archivio comunale sono consultabili le pratiche edilizie (certificati di abitabilità, concessioni edilizie, licenze, autorizzazioni, relativi registri) prodotte dal 1946 al 2005.

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Eventi, manifestazioni, attività culturali. Per informazioni e notizie dirette sulle principali manifestazioni del territorio aretino (origine, date di svolgimento, protagonisti, programmi) consulta Giostra del Saracino , Concorso Polifonico Internazionale Guido d'Arezzo , Fiera Antiquaria , Arezzo Wave , Icastica . Per l'attività espositiva, fieristica e congressuale consulta Arezzo Fiere e Congressi . Per le mostre, fiere, esposizioni, eventi, spettacoli, festival, nonché per le iniziative legate a ricorrenze religiose, cerimonie civili, attività culturali, sportive e ricreative, consulta il calendario di Eventi curato dal Comune di Arezzo. Per informazioni circa l'attività espositiva museale, il materiale raccolto, gli orari di visita, consulta Museo Archeologico "Gaio Cilnio Mecenate ", Museo di Arte Medioevale e Moderna , Museo di Casa VasariMuseo Diocesano di Arte Sacra , Galleria Comunale d'Arte contemporanea, Casa Museo "Ivan Bruschi ", Museo dei Mezzi di comunicazione .  

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>> Territorio, popolazione, ambiente

 

A cura dell'Ufficio Protocollo e Statistica (dirstatistica@comune.arezzo.it).

 

Ultimo aggiornamento: 2015.10.13