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Weisz, allenatore ebreo: dallo scudetto ad Auschwitz

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La XI edizione del “Pallone per la pace”, il 25 aprile a Pescaiola. “Contro ogni forma di razzismo in memoria di Arpad Weisz”. 12 squadre di ogni parte del mondo

Presentata questa mattina in Palazzo comunale la XI edizione del torneo di calcio multietnico a 5 denominato “Un pallone per la pace” organizzato da Comune di Arezzo, Uisp, Coni e Centro di aggregazione sociale Pescaiola. Il torneo si terrà giovedì 25 aprile presso il campo sportivo “R. Lorentini” di Pescaiola “contro ogni forma di razzismo in memoria di Arpad Weisz allenatore ebreo: dallo scudetto ad Auschwitz”. Vi partecipano dodici formazioni composte da sportivi di molte nazionalità che vivono e lavorano nel territorio provinciale:  inizierà alle ore 14 e terminerà alle ore 17,30 con le premiazioni. Le squadre partecipanti sono: Associazione Culturale Bangladesh, Associazione Tunisia, Arcobaleno Team, Pace del Marocco, Associazione Nigeria, Arci Arezzo, Associazione Culturale Senegal, Associazione Culturale Somalia, Rondine Città della Pace, Associazione Domenicani, Popoli News e Associazione Albania.

“Nel mondo dello sport è rappresentata la società – sottolinea l’assessore all’integrazione Stefania Magi. Da un lato è un veicolo formidabile per l’integrazione e la coesione sociale ma dall’altro si evidenziano anche episodi di razzismo. Il nostro impegno, che condividiamo a tutti i livelli con campagne di sensibilizzazione ed iniziative, è per superare le discriminazioni e favorire l’accesso allo sport per tutti. Vogliamo che l’accoglienza sia sempre di più un valore fondamentale della nostra città”.

La prima edizione del Pallone della Pace fu organizzata dall’allora Circoscrizione 3 Saione e dalla Uisp all’indomani della seconda guerra nel Golfo. Nel corso di questi 11 anni la manifestazione è stata dedicata a molti personaggi che hanno avuto un ruolo importante sulle politiche in favore della pace o che hanno impegnato la propria vita lottando contro ogni forma di discriminazione razziale, come ad esempio Papa Woytila, Ingrid Betancourt e Aung San Suu Kyi . 

 “Una giornata all’insegna del divertimento e dello stare insieme – specifica il Presidente Uisp Antonio Leti – che, con lealtà e sportività,  diventa strumento di pace e si adopera concretamente contro ogni forma di razzismo purtroppo ancora esistente nel nostro paese. Insieme a Comune e Coni che ci sostengono da sempre in questa iniziativa, ringrazio quest’anno anche il centro di aggregazione sociale di Pescaiola che ci ha voluto dare il suo contributo”. 

Un contributo reso possibile dai 100 volontari che prestano la loro opera gratuitamente al Centro e che, come ricorda il Presidente Magini Neghelli “ci consentono di risparmiare nella manutenzione e di poter quindi contribuire alla realizzazione di molte attività e manifestazioni di sport, teatro e solidarietà”.

Il torneo del 25 aprile è una delle 50 tappe organizzate su tutto il territorio nazionale all’interno della campagna nazionale Uisp “Aspettando i Mondiali…Antirazzisti” che si svolgeranno dal 4 al 7 luglio a Bosco Albergati  di Castelfranco Emilia (Modena).

Lo ricorda il vice Presidente Uisp Gino Ciofini : “questa iniziativa è diventata negli anni un punto di riferimento per la città che le comunità straniere vivono con passione e partecipazione. La dedica di quest’anno a Arpad Weisz ricorda una figura perfetta di uomo di sport e di integrazione”.

Lo scudetto vinto nel 1930 con la squadra nerazzurra fece di Weisz, allora trentaquattrenne, il più giovane allenatore a laurearsi campione d'Italia, record tuttora imbattuto. In seguito alla promulgazione delle leggi razziali istituite nel 1938 dal regime fascista al potere, Weisz dovette lasciare prima il lavoro e dopo l'Italia. La famiglia Weisz si trasferì nei Paesi Bassi, in seguito all'occupazione tedesca vennero dapprima rinchiusi nei campi di lavoro e poi deportati nel campo di concentramento di Auschwitz, dove trovarono la morte nel 1944.

Il nuovo assessore allo sport Francesco Romizi coglie l’occasione per sottolineare che “integrazione, aggregazione e scambio sono il valore sociale dello sport ed è questo il taglio che voglio dare all’assessorato. E’ una soddisfazione iniziare questo impegno con il Pallone per la Pace che mi ha visto lo scorso anno un poco adatto giocatore e mi vedrà quest’anno molto più capace a premiare i vincitori.  Lavoriamo per avere una squadra aretina che partecipi ai mondiali antirazzisti di luglio”.  

Lunedì, 1 Aprile, 2013