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Walter Rossi lascia la Presidenza Aisa

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Il bilancio di sei anni di attività. Fanfani: “un esempio di professionalità e buona amministrazione”

 “Per tre volte mi ha chiesto di poter concludere la sua esperienza alla guida di Aisa. Finora ho “resistito” ma adesso ho dovuto accettare le sue dimissioni”.  Fanfani ha presentato così l’ultimo atto di Walter Rossi in qualità di Presidente Aisa: ha chiuso il bilancio e si è presentato dimissionario all’Assemblea dei Soci. Venerdì prossimo ci sarà la nomina del nuovo Presidente.
“La gestione di Walter Rossi – ha proseguito il Sindaco – ha consentito ad Aisa di riportare i conti in attivo, di potenziare i servizi, di attivare nuove e importanti strutture come i centri di raccolta di Molinaccio. E questo contenendo il numero dei dipendenti e riducendo il numero dei componenti il CdA da 9 a 3”.

“Dopo sei anni alla Presidenza di Aisa – ha dichiarato Walter Rossi -  ho ritenuto esaurito il mio mandato. Ringrazio il Sindaco Fanfani per la fiducia che mi ha accordato in questo lungo periodo e tutti i Sindaci dei Comuni soci. In questi anni, il mio lavoro è stato dedicato al risanamento dei conti aziendali e al potenziamento dei servizi per i cittadini.

Aisa 2006: azienda chiusa e spaventata
Ho trovato un’azienda chiusa e “impaurita”. La mia prima azione è stata quella di aprire porte e finestre e di rendere Aisa non una semplice azienda ma un palazzo di vetro.
Prima di tutto esame ai conti aziendali e prima operazione di trasparenza; tutto ciò però ha fatto emergere poste negative e una perdita di bilancio di oltre 600.000 euro nell’esercizio 2006. Ma questo è stato l’ultimo bilancio aziendale in perdita.

Le prime azioni: contenimento dei costi e investimenti per nuovi servizi
Da subito ci siamo dedicati a comprimere i costi generali e finanziari. Mi limito a ricordare la riduzione del costo degli organi sociali, degli oneri finanziari, delle spese di rappresentanza. Gia dall’inizio del 2007 abbiamo ottenuto risparmi annuali per circa 600 mila euro, con l’immediata ripresa degli investimenti nei servizi ai cittadini, nel miglioramento degli impianti, nell’ammodernamento delle strutture aziendali.
L’elenco sarebbe molto lungo. Mi limito a citare solo la realizzazione di nuovi e più potenti biofiltri all’impianto di San Zeno, per ridurre al massimo i cattivi odori; la vasche di raccolta delle acque di prima pioggia,sempre a San Zeno;  i lavori al deposito di via de La Cella e soprattutto i due centri di raccolta di Arezzo in via del Tramarino e del Mulinaccio.
Tutto il lavoro per ridurre i rifiuti (composter) e per raccoglierli in maniera differenziata , la raccolta dell’umido (Avanzi Tutta), i cestini gettacarte (Rosso Ferrari), tutti i cassonetti per raccolta del verde, del vetro, della plastica.

Differenziata: dal 23 al 40%
Un lavoro di gruppo che ha portato buoni risultati passando dal 23% di raccolta differenziata che abbiamo trovato nel 2006 all’attuale al 40%. Il risultato è da considerarsi ottimo visto che è stato migliorato in costanza di produzione di quantità globale di rifiuti, anzi in presenza di una riduzione e in presenza di una virtuosità di Arezzo che per la produzione di rifiuti, è la più bassa della Toscana.

La pulizia della città
Ricordo poi le attività per la pulizia e il decoro della città: lo spazzamento meccanizzato (e relativi investimenti), i “carrettini” del centro storico che hanno contribuito a rendere più pulite le strade, i portacenere nei cestini della stessa area.
E’ stato fatto un lavoro trasparente, in armonia tra i dirigenti, i quadri, e tutti i dipendenti nessuno escluso. Tutti hanno contribuito ai risultati raggiunti e questo nella convinzione che Aisa sia un azienda pubblica al servizio dei cittadini. Tutti i nuovi servizi sono stati garantiti dalla stessa forza lavoro: il numero dei dipendenti è rimasto inalterato rispetto al 2006. Abbiamo istaurato un ottimo rapporto con l’Amministrazione Comunale e insieme abbiamo cercato di dare soluzione a tutte le istanze che provenivano dai cittadini.

I conti aziendali: bilanci in attivo e tariffe contenute
E i conti dell’azienda sono tornati in positivo dal 2007 e sono rimasti tali per tutti gli esercizi successivi compreso anche l’anno 2011 che chiude con un attivo di 370.000 euro, nonostante il venire meno dal 2008 del “CIP6” incentivo alla produzione dell’energia elettrica (circa 2.4 milioni di euro all’anno) e nonostante che nel 2008 l’economia sia piombata in una fase recessiva, la peggiore da oltre 80 anni.
Non abbiamo applicato aumenti tariffari, solo adeguamenti all’inflazione e le tariffe di Arezzo non sono alte: infatti la tariffa del Domestico (cittadini) è nella media toscana e pari a città di dimensioni analoghe, mentre quel del Non Domestico (imprese, lavoratori autonomi, etc..) è la più bassa in assoluto di tutta la Toscana.

Il rapporto con le altre aziende verso il gestore unico
In questo periodo sono stati progressivamente ricostruiti i rapporti con le aziende del Valdarno, del Casentino, di Siena e di Grosseto e abbiamo, non senza difficoltà, ripreso un posto dignitoso all’interno del progetto che dovrebbe far nascere un soggetto unico per i servizi di Arezzo Siena e Grosseto (ovviamente se Progetto 6 risulterà aggiudicatario della gara in corso).
Abbiamo approvato le convenzioni con Ato Sud per l’attuale impianto di San Zeno salvaguardando con ciò il patrimonio aziendale”.

Martedì, 1 Maggio, 2012