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“Viva Maria. Nessun revisionismo ma verità storica suffragata da documenti”

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Dichiarazione del consigliere comunale Egiziano Andreani

“Intanto esprimo la mia soddisfazione per il fatto che in città e non solo si è tornati a discutere e ad approfondire gli aspetti storici dell’insorgenza Viva Maria del 6 maggio 1799. Il rammarico è semmai che tale discussione, vista la data di deposito dell’atto di indirizzo, sia sorta proprio in prossimità del dibattito in Consiglio Comunale. In questi giorni, nei media, in troppi hanno parlato del Viva Maria senza la dovuta conoscenza storica e per frasi fatte. Si è cercato di mettere la vicenda sul piano politico quando gli accadimenti storici appartengono a tutta la città, tanto è vero che il mio atto di indirizzo è privo di paternità politica.

Personalmente, non sono fautore di alcun revisionismo ma ricerco la verità storica: e la storia si fa con i documenti e non con idee e pregiudizi personali. Quando si lanciano accuse a una comunità locale occorre che queste siano sostenute da prove, ovvero documenti che suffraghino le tesi sostenute. Con il Viva Maria, desidero ricordare un fatto storico che appartiene alla città, ovvero la cacciata per reazione popolare dei francesi da Arezzo. Francesi che avevano depredato il nostro territorio, compiuto soprusi nei confronti della popolazione e tentato di sottrarre alla comunità l’effigie della Madonna del Conforto. L’insorgenza anti-francese ha gli stessi connotati della resistenza avvenuta durante la seconda guerra mondiale: in entrambi i casi, gli strati sociali si sono uniti per combattere un invasore.

Considerato il mio rispetto per le sensibilità altrui, vorrei che anche la mia fosse altrettanto rispettata. Sono disponibile, come dichiarato in Consiglio Comunale, assieme alla comunità scientifica locale, a chiarimenti e approfondimenti con tutti coloro che lo desiderano. Intendo promuovere un convegno aperto alla comunità ebraica, agli storici e agli appassionati che vorranno discutere le loro tesi sull’insorgenza Viva Maria, tesi che dovranno però essere sostenute da fatti e documenti storici.

Ho ritenuto perciò, per questi motivi di approfondimento, rimandare la discussione dell’atto al prossimo Consiglio Comunale.

Lunedì, 1 Maggio, 2017