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“La vertenza sindacale in atto e le gravi affermazioni di Bracciali”

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I capigruppo di IdV, SEL, Sinistra per Arezzo

Appaiono gravi le affermazioni del capogruppo del Pd Matteo Bracciali in merito alla vertenza sindacale in atto. Ci saremmo aspettati ben altro da lui, che dovrebbe essere mosso da altri valori ispiratori, che dovrebbe conoscere la Costituzione e ricordarsi, benché giovane, di quanti si sono battuti per il diritto allo sciopero e al lavoro, da ancor prima che lui nascesse. Stentiamo addirittura a credere che le abbia scritte lui, uno che milita nelle ACLI e nel PD.
È evidente che con quel comunicato si tenta di creare una spaccatura tra lavoratori e RSU, tra questi e la cittadinanza. Invocare  il rispetto “dei tanti ragazzi volontari (molti dei quali giovani laureati e comunque tutti precari)”, oggi fa grande presa, soprattutto quando il tentativo è quello di innescare una guerra tra poveri; ma come mai Bracciali non si è espresso a favore dei giovani precari ai quali il Comune non ha rinnovato il contratto, pur avendo dei vuoti di organico, come mai non si è espresso contro la riassunzione di cinque dirigenti a fronte di una diminuzione del personale dipendente e come mai non è intervenuto dinnanzi alle prossime esternalizzazioni riguardanti gli asili comunali?
Noi invece condividiamo la lotta portata avanti dalle RSU, dalle lavoratrici e lavoratori che, pur nella consapevolezza della gravità della situazione generale, cercano legittimamente di salvaguardare i loro diritti e non i loro privilegi.
Siamo convinti che la decisione dei lavoratori di indire lo sciopero per il giorno della Giostra è stata sofferta, perché anch’essi la amano e riconoscono che è patrimonio della città, ma la scelta si è resa inevitabile di fronte all’atteggiamento di chiusura riscontrato. La responsabilità di questa situazione non è dei lavoratori, ma di una amministrazione comunale che appare evidentemente priva di una idea di politica del personale, la quale scatena contenziosi con il personale, senza essere in grado di gestire una  trattativa. Due vertenze  sindacali in un solo anno parlano da sole.
Per i lavoratori e per il bene della città, chiediamo un cambiamento di atteggiamento radicale da parte dell’Ente.

Venerdì, 1 Giugno, 2012