“Una risposta precisa e concreta alle esigenze della comunità aretina, una conferma del valore professionale dei nostri uffici, il segnale che questo Consiglio Comunale e la Commissione Assetto del Territorio sono capaci di lavorare sulle questioni centrali per lo sviluppo della città. Grazie a tutti i gruppi consiliari e agli uffici comunali per l’impegno mostrato e anche per avere contribuito alla discussione fino a un non consueto orario notturno”. Stefano Gasperini, vicesindaco e assessore all’urbanistica, commenta così l’esito del voto sulla definitiva approvazione della revisione delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
I tratti salienti del nuovo testo sono la semplificazione e la snellezza delle norme: “40 gli articoli in meno, per un totale adesso di 90. Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio esistente invece che il consumo di nuovo suolo specialmente attraverso lo strumento del trasferimento volumetrico, in linea con le ragioni ambientali che ci hanno sempre guidato e le ragioni del sistema produttivo. Oltre alla forte riduzione numerica, ogni singola norma è stata riletta attentamente anche per una sua migliore applicazione da parte degli uffici e dei professionisti. Passiamo a uno strumento che introduce una maggiore flessibilità nella modifica delle destinazioni d’uso degli edifici già costruiti, anche in centro storico. La città si evolve e le norme urbanistiche devono rispondere adeguatamente a questa dinamica. Altro obiettivo che cerchiamo di raggiungere con la nuova formulazione è il miglioramento della qualità del costruito e la coerenza delle tipologie edilizie. Con l’esame delle osservazioni abbiamo ulteriormente migliorato un prodotto che giudicavano buono e che già in sede di adozione aveva avuto una condivisione unanime”.
Per Alessandro Caneschi, presidente della Cat, “nel corso del dibattito in Consiglio Comunale sono state esaminate le 88 osservazioni distinte in 148 punti di cui 76 approvati, respinti 35 mentre 37 sono stati giudicati non pertinenti. Tra i punti che mi sento di citare, approvati, ricordo quello che ha esteso a tutto il centro storico, e non solo una parte, la possibilità di cambio di destinazione da garage ad attività commerciali. Quello che ha sancito il divieto di apertura o trasferimento di sale gioco sempre in centro storico. E quello che garantisce maggiore flessibilità nel cambio di destinazione degli annessi in zona agricola. L’impegno che avevamo preso, di giungere all’approvazione definitiva entro l’estate, ci ha guidato in questi mesi con senso di responsabilità. Dovevamo portare avanti questo sforzo per dare un segnale forte al tessuto economico e a un suo settore portante e un esempio di buona politica. Adesso si riparte con un quadro di riferimento nuovo e di qualità”.