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“Una nuova cultura contro il gioco patologico”

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L'incontro promosso dal Sert Asl 8 in collaborazione con il Comune

Si è tenuto l'incontro organizzato dal tavolo promosso dal Sert USL8 in collaborazione con il Comune di Arezzo su: “giochi leciti: nuova legislazione e rischio patologico”  rivolto agli esercenti associati a Confcommercio e Confesercenti. Erano presenti rappresentanti della Guardia di Finanza, la Polizia Municipale del Comune di Arezzo e gli Assessori Bennati e Magnanensi.

“Una platea sensibile, attenta e disponibile a collaborare – sottolinea Barbara Bennati. Presupposti questi indispensabili per avanzare nella strategia adottata dal Comune di Arezzo e volta a sensibilizzare e responsabilizzare tutta la comunità, convinti che non è attraverso la repressione e/o la colpevolizzazione che si fronteggia efficacemente il gioco d'azzardo patologico”. 

Tra gli aspetti salienti emersi durante il confronto: quello del rispetto delle norme da parte degli esercenti; la fattiva collaborazione degli stessi nell'intercettare e dissuadere la clientela dal cadere in forme patologiche; la necessità di prestare particolare attenzione ai minori che spesso in presenza degli adulti frequentano questi ambienti; l'importanza di sensibilizzare le famiglie rispetto al pericolo di dipendenza quando ad esempio aumenta la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite ed infine la piaga di giochi come il gratta e vinci facilmente reperibili e per questo assai pericolosi.

“Quindi una volontà di rimettersi in discussione e di interrogarsi per fare ciascuno la propria parte – questa la sintesi del dottor Becattini responsabile del Sert di Arezzo. Rispetto alle proposte da segnalare quella di proporre a livello regionale e nazionale di esigere l'esibizione della tessera sanitaria” 

Nel corso dell’incontro sono intervenuti la dottoressa Cocci e la rappresentante dell'associazione MI RIMETTO IN GIOCO che hanno evidenziato i danni che produce il gioco quando questo diventa dipendenza e che vanno da quelli di carattere psichico: come depressione, disturbo del sonno, tentativi di suicidio; familiare: rottura delle relazioni coniugali, trascuratezza nei confronti dei figli; socio-economici: debiti, usura e lavorativi: perdita del lavoro, riduzione della produttività. 

Infine non dimentichiamo di sfatare alcuni miti purtroppo molto diffusi: “vincere … che fortuna!” in realtà la vincita al gioco è uno degli eventi che può contribuire al passaggio dal gioco “sociale” al gioco “patologico”; “i giovani non possono sviluppare problemi con il gioco” circa il 4-6% degli studenti di scuola superiore ha una dipendenza da gioco d'azzardo, ciò vuol dire che in una classe di 25 studenti almeno uno di loro ha un grave problema di gioco.

Sabato, 1 Giugno, 2013