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"Una firma per bloccare la banalità che distrugge l'arte"

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Dichiarazione di Matteo Bracciali, consigliere comunale del Partito democratico

Nella città di grandi artisti e che vuole vivere di turismo, le parole del sindaco "un'opera d'arte non ci fermerà", riferite all'eliminazione del murales in via Garibaldi, sono stonate e fuori luogo. Se c'è una esigenza urbanistica, un vuoto urbano da riempire è giusto fare proposte e discuterle in modo approfondito e non con un'intervista. La banalità e la superficialità con la quale si è bollata come trascurabile l'opera di Moneyless ed Eron parla da sola ed è la conseguenza dell'approccio che questa amministrazione ha sul tema della cultura e dell'identità di questa città.

Una giunta immobile sulle grandi questioni del lavoro, del disegno di città (la variante al piano strutturale lo conferma) e sulla solidarietà rincorre "il fare qualcosa" in modo cieco e autoreferenziale. Probabilmente questo è l'ennesimo annuncio senza conseguenze come già successo sulla riqualificazione della zona della stazione, sulle periferie, sullo sviluppo turistico ma la semplicità con la quale si lanciano provocazioni che evocano brutti pensieri è desolante. Firmare la petizione online contro l'abbattimento tuot court dell'opera è un primo gesto di una città attenta ai propri talenti. Povera Arezzo.

Venerdì, 1 Settembre, 2017