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Una catena umana per dire “No a tutti i razzismi”

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Arezzo celebra la Giornata mondiale contro il razzismo con i bambini delle scuole elementari

Anche ad Arezzo la prima "catena umana" per dire no a tutti i razzismi. Appuntamento il 21 marzo, Giornata mondiale contro il razzismo e anniversario della strage di Sharpeville in Sud Africa. La catena umana è promossa da Unar (Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali) e sostenuta dal Comune di Arezzo con la collaborazione di Generazioni Moderne Arezzo.

La presenta l’assessore Stefania Magi insieme al rappresentante di Unar Francesco Conti ed al Presidente di Generazioni Moderne Arezzo Luca Boncompagni.

Stefania Magi: “apparteniamo tutti ad un’unica razza: la razza umana. Questo i bambini lo sanno bene. E mercoledì 21 marzo lo ricorderanno agli adulti. I bambini si prenderanno per mano in piazza Vasari, formando una catena umana e racconteranno i loro pensieri facendoli volare con palloncini nella città. Un modo bellissimo di salutare la primavera e di celebrare la giornata proclamata dall'Onu per ricordare le 69 persone uccise il 21 marzo 1960 a Shaperville dalla polizia del Sudafrica, perchè manifestavano contro l'apartheid. Ci saranno 323 bambini di 6 scuole elementari di Arezzo. Il  13,5% dei bambini della scuola primaria di Arezzo sono stranieri. Tutte queste giovani persone sono l’Italia di oggi e di domani, sono tutti loro i nuovi italiani. I bambini sono il nostro più grande patrimonio. Su chi altro dovremmo investire, se non su di loro? Che siano bangladesi o romeni o aretini purissimi, cambia esattamente zero. A noi adulti il compito di dare a tutti loro le opportunità di sviluppare i propri talenti, perchè possano far crescere l’Italia.

Arezzo sarà una delle 35 città italiane protagoniste della settimana di azione contro il razzismo promossa dall'Unar. Questo è reso possibile dalla collaborazione tra il nostro comune e l’Unar, con il quale abbiamo sottoscritto nel dicembre scorso un protocollo di intesa e siamo prossimi alla firma della convenzione che attiverà lo sportello per monitorare il territorio rispetto ad eventi di discriminazione ed offrire un luogo dove far emergere situazioni a rischio. La catena umana del 21 marzo in Piazza Vasari, avrà luogo grazie alla sensibilità ed all’impegno delle scuole Aldo Moro (Tricca), Severi (via Cocci), Staggiano, Curina, Gamurrini, Leonardo Bruni. Grazie ai bambini, che hanno già scritto bellissimi ‘pensierini’ contro il razzismo, grazie agli  insegnanti ed ai dirigenti scolastici per la sensibilità e l’impegno”.  

Prosegue Francesco Conti di Unar: “l’evento rappresenta per Arezzo un’occasione importante, poiché è attualmente l’unico Comune toscano ad aver firmato il Protocollo d’Intesa con L’Unar. Questo significa per l'amministrazione grande attenzione a questo tipo di problematiche. “No a tutti i Razzismi” si svolgerà contemporaneamente in altre 34 piazze italiane, tra le quali Piazza Duomo a Milano ed a Roma, attorno al Colosseo. Nella nostra città sarà l’associazione “Generazioni Moderne Arezzo” ad avere il compito di organizzare e di gestire la riuscita di questo importante evento. E’ grazie a questa, ma anche ad altre iniziative che faranno tappa in tutte le regioni d’Italia, che il nostro governo intende promuovere la “VIII settimana di azione contro il razzismo” che va dal 21 al 28 marzo 2012. L’Unar, a livello di istituzioni pubbliche nazionali, rappresenta il principale baluardo di difesa all’integrazione. C’è un contact center che lavora giorno e notte nei nostri uffici di Roma, raggiungibile al numero verde 800 90 10 10  per le emergenze ed ogni giorno trattiamo decine di casi di discriminazione provenienti da ogni città d’Italia. C’è necessità di informare la popolazione delle problematiche che un cittadino di un paese terzo può trovarsi di fronte giungendo in Italia, un paese con cultura, lingua, tradizioni differenti. Il nostro principale obiettivo è evitare che proprio la mancanza di integrazione porti al verificarsi di episodi di violenze. Il razzismo non è un sentimento innato, esso nasce principalmente dalla paura del diverso, ed è proprio parlando di questi temi che si crea consapevolezza tra la gente.

Il nostro vanto per l’evento di Arezzo, che vogliamo sottolineare in quanto unica eccezione in Italia, è che la catena sarà formata esclusivamente da bambini delle scuole elementari. I bambini sono simbolo di speranza per il futuro e saranno proprio loro ad insegnare a noi adulti che con l’amore, la fratellanza e il rispetto, si può sconfiggere ogni forma di razzismo”.

Il giovanissimo Presidente di Generazioni Moderne Arezzo, Luca Boncompagni racconta la sua Associazione, costituita tra soci di età compresa tra 15 e 30 anni che ha come obiettivo quello di promuovere i giovani nei vari contesti culturali, sociali e politici della città. Ssostiene come “siamo davvero felici di poter partecipare a questo simbolico evento: abbiamo messo in campo tutto quello che era possibile, abbiamo mosso tutti i nostri soci e volontari e vogliamo ringraziare anche gli operatori UtilEtà del Comune di Arezzo per il prezioso aiuto che ci daranno. Creare i presupposti perché siano i giovani ad avere nelle proprie mani il loro futuro, questa è una delle finalità di Generazioni Moderne. I bambini si sono dati da fare per settimane colorando le bandiere di tutte le nazioni del mondo e visitando le scuole ci siamo resi conto di quanto sia sentita questa giornata, con quanto impegno e con quanta passione i bambini abbiano voluto essere i primi protagonisti; cercheremo, per andare oltre quello che già offre la nostra bellissima Piazza Grande, di ottenere la migliore scenografia possibile. Piazza Grande diventerà una enorme piazza colorata e grazie ai loro piccoli sorrisi vogliamo che Arezzo diventi la capitale della lotta ad ogni forma di razzismo”. E’stata soprattutto Francesca Cincinnato che ha tenuto i rapporti con le scuole ed ha ‘colorato’ la sala rosa di Palazzo comunale con disegni e pensieri dei tanti bambini che, come ricorda Tiziana Nocentini, vicario dell’Istituto comprensivo Cesalpino“ rappresentano il punto di partenza per una vera società multirazziale. Nelle nostre scuole ci sono molti bambini di diverse nazionalità che condividono gran parte del loro tempo insieme: la loro naturalezza è la migliore testimonianza da far arrivare anche agli adulti”. Significativo il pensiero scritto da una bambina: “razzista è solo colui che ha paura delle differenze”.

 

Giovedì, 1 Marzo, 2012