Dichiarazione delle consigliere comunali Donella Mattesini e Valentina Vaccari (Pd)
"La recente revisione del regolamento del sistema integrato dei servizi educativi 0-6 anni ha scatenato un acceso dibattito in città. Questo regolamento, che coinvolge una percentuale significativa delle famiglie aretine, è stato oggetto di attenzione e controversia, soprattutto per le modifiche apportate senza un adeguato coinvolgimento delle parti interessate. Come gruppo Pd siamo soddisfatti per l'accoglimento di alcuni emendamenti presentati che hanno rafforzato il ruolo dei genitori nel processo educativo dei loro figli. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che molte delle modifiche apportate derivino direttamente dalla normativa regionale e che la partecipazione delle famiglie era stata inizialmente depotenziata. Uno dei punti più discussi ha riguardato il criterio d'accesso basato sulla presenza dei nonni. La reazione della vicesindaca, che ha definito 'indecoroso' il dibattito su questo punto, riflette una mancanza di sensibilità verso le preoccupazioni e i bisogni delle famiglie aretine. Il fatto che il dibattito sia nato spontaneamente e abbia raccolto oltre 600 firme per bloccare alcune delle modifiche dimostra l'importanza del tema per la comunità. Il gruppo Pd, infatti, ha fatto proprie le richieste specifiche delle famiglie attraverso emendamenti ma molti di questi non sono stati accolti. Ciò dimostra la mancanza di dialogo e di coinvolgimento delle parti interessate nel processo decisionale. È inaccettabile che il regolamento sia stato approvato senza un adeguato confronto con il personale scolastico, i coordinatori pedagogici e le famiglie coinvolte. Dunque, non è affatto un regolamento di comunità come è stato sostenuto dalla vicesindaca.
Il criterio d'accesso basato sui nonni, ad esempio, è ingiusto e discriminatorio perché penalizza coloro che hanno nonni under 75 in buona salute e dunque un’ampia parte di giovani famiglie aretine. È un dato di fatto che se hai fino a quattro nonni sani e ancora abbastanza giovani, precipiterai in fondo alle liste d’attesa perché perderai fino a 4 punti. Non possiamo permettere che le decisioni amministrative mettano in secondo piano il benessere dei bambini e delle loro famiglie. È demagogico sostenere che inserire questo criterio significhi riconoscere l'importanza dei nonni nella rete familiare, come se noi non fossimo d’accordo nell’affermare la funzione fondamentale dei nonni. Nessuno ha mai sostenuto questo. Diverso è affermato che i criteri d’accesso riguardino solo il nucleo familiare, infatti, l’Isee viene calcolato sui membri del nucleo e a questo non afferiscono i nonni.
Il regolamento è stato approvato ma questo non significa che debba essere accettato passivamente. È responsabilità di tutti vigilare affinché venga attuato nel rispetto delle esigenze e dei diritti delle famiglie aretine. Siamo pronti a monitorarne da vicino l'attuazione e a difendere i diritti delle famiglie e dei loro figli. La voce dei cittadini non può essere ignorata o soppressa da decisioni calate dall'alto".