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Un ponte tra Senegal e Arezzo

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Delegazione del paese africano ricevuta in Comune

Gli assessori del Comune di Arezzo Stefania magi, Paola Magnanensi e Barbara Bennati hanno ricevuto una delegazione senegalese accompagnata dall’imprenditore “aretino” Niang Papa Mor, presidente della comunità senegalese toscana. La delegazione era composta da Lo Omar Seneba, presidente dell’associazione dei prefetti del Senegal, Gueye Omar, sindaco di Sanggalcan, Diacko Ballabocar ex sindaco sempre di Sanggalcan, gli amministratori Mbow Diaga e Thiane Alioune, Dia Papa Demba, rappresentante degli immigrati presso la Regione Toscana, Dieng Cheikh, membro di una cooperativa senegalese e rappresentante presso la Regione Toscana della cooperazione con l’Africa.
La città di provenienza è Sanggalcan, 45 chilometri da Dakar, una zona con una riserva agricola ancora molto importante per la giovane democrazia africana e sotto la cui giurisdizione cade la tutela del Lago Rosa, un tempo traguardo della Parigi-Dakar e dal particolare colore delle acque per il livello di salinità elevatissimo: 12 grammi al litro.

Il “ponte” tra Sanggalcan e Arezzo è stato raccolto dall’assessore Stefania Magi: “vi diamo il benvenuto a nome del sindaco e della città nella sala del Consiglio Comunale. Ad Arezzo risiedono regolarmente 54 senegalesi, è un numero piccolo considerando gli 11.000 stranieri complessivi ma si tratta di una presenza  significativa. Niang Papa Mor, stimato imprenditore e riferimento per l’amministrazione, ci invita tutti gli anni alla festa della comunità senegalese, dando occasione di conoscere la vostra etica del lavoro così fortemente legata alla spiritualità che trova nello sceicco Ahmadu Bamba un significativo riferimento, e la vostra cultura dell’accoglienza, dove in lingua wolof non esiste la parola ‘straniero’, che si traduce con gaw e che significa ‘ospite’. Ad Arezzo è nata, nell’ambito di Confcommercio, la prima associazione italiana di imprenditori stranieri fondata dal senegalese Babou Camara. È infine di pochi giorni fa il giuramento congiunto di una coppia di senegalesi per l’acquisizione della cittadinanza italiana”.

Niang Papa More: “ad Arezzo c’è stato un importante salto di qualità: non si parla più di integrazione ma di solidarietà tra cittadini. Questo ha spinto, noi senegalesi ad aiutare altre comunità. Io quando parlo di immigrazione mi sento di farlo a nome di tutti”.

Anche gli assessori Paola Magnanensi e Barbara Bennati hanno mostrato interesse al progetto di cooperazione: “mi piacerebbe capire – è stato detto da Magnanensi – cosa le imprese aretine possono darvi e cosa possono ricevere dai produttori senegalesi; l’assessorato è a disposizione per collaborare fattivamente”. “La volontà dell’amministrazione è aprire tante finestre sul mondo – ha aggiunto Bennati – perché convinta che dal confronto quotidiano possano nascere esperienze significative”.

“Siamo impazienti di avervi come ospiti – ha concluso il sindaco Gueye Omar – per mostrarvi le nostre bellezze. Ovviamente ci sono i problemi di un paese in via sviluppo, in particolare viviamo una particolare evoluzione: mentre nei decenni scorsi c’era la corsa a trasferirsi a Dakar, ora si torna in campagna. Rischiamo di avere così prima la gente dei servizi. La seconda città del Senegal ad esempio conta già 3 milioni e mezzo di abitanti e vanta un solo ospedale. Non vogliamo ritrovarci nella stessa condizione”.

Sabato, 1 Giugno, 2013