Tu sei qui

“Un giardino per Norma Cossetto: l’emblema della tragedia umana degli italiani vittime dei comunismo panslavista”

Share button

Nota del consigliere comunale Roberto Bardelli

Anche ad Arezzo, un giardino terrà vivo il ricordo di Norma Cossetto, la giovane ragazza torturata e uccisa durante la seconda guerra mondiale. Aveva una sola colpa: essere italiana.

Non nascondo un pizzico di emozione per questo evento, abbinata a sincera gratitudine nei confronti dei colleghi consiglieri che hanno votato a favore del mio atto di indirizzo durante il recente Consiglio Comunale, contribuendo alla sua approvazione.

Norma Cossetto è una figura fondamentale, incarna quella tragedia umana che vide migliaia di italiani vittime della violenza dei partigiani comunisti, slavi e italiani. Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata, venne lungamente seviziata e violentata dai carcerieri prima di essere barbaramente gettata in una foiba ancora viva. Era il 5 ottobre del 1943 e aveva soltanto 23 anni.

Norma, purtroppo, non riuscì a conseguire il suo sogno di laurearsi. Lo realizzò postuma, perché l’8 maggio 1949 ottenne la laurea honoris causa alla memoria. Il 9 dicembre del 2012, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la insignì della medaglia d’oro al valore civile.

 

Giovedì, 2 Luglio, 2020