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Un Consiglio Comunale extra-ordinario

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Dichiarazione di Massimo Ricci, gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle Arezzo

In qualità di capogruppo del Movimento 5 Stelle Arezzo mi scuso nei confronti dei cittadini per l’assenza durante il Consiglio Comunale di ieri, convocato in forma urgente, ma con un preavviso così breve che non ha consentito di partecipare a chi, come noi, a differenza di una vasta maggioranza dei consiglieri in carica, svolge un lavoro dipendente presso un’azienda privata e ha la necessità di concordare preventivamente le eventuali assenze.

L’annullamento del precedente Consiglio Comunale urgente che doveva svolgersi nella giornata di giovedì scorso - in concomitanza con il Consiglio Comunale aperto, a cui eravamo presenti - e la successiva calendarizzazione pervenutaci nel pomeriggio di venerdì è stata penalizzante. Tra l’altro ci sfugge il motivo per cui è stato adottato un ordine del giorno nella modalità ordinaria, inserendo oltre che il punto su Arezzo Fiere, unica delibera con carattere d’urgenza, anche la votazione su Estra e gli atti di indirizzo che erano depositati da Paolo Lepri.

I temi trattati erano di notevole interesse per il futuro di Arezzo, sia economico che infrastrutturale: oltre a non aver potuto partecipare alla discussione, abbiamo dovuto subire anche lo scherno da parte del capogruppo del Pd Luciano Ralli, il quale ha fatto intendere come il Movimento 5 Stelle avesse disertato l’aula per mancanza di interesse, adducendo la causa dell’assenza a improbabili motivi “romani”. Ralli, forse, si è scordato che in veste di Presidente del Consiglio Comunale, nella scorsa consiliatura, ha avuto modo di vedere tutto il suo gruppo consiliare abbandonare l’aula per far mancare il numero legale in fase di lettura di un nostro atto di indirizzo riguardante il servizio idrico… è proprio vero che il silenzio, in certi casi, è d’oro.

Rammarica che il Presidente Mattesini, in questa occasione, non abbia sentito la necessità di spiegare le ragioni dell’assenza del gruppo consiliare M5S Arezzo pur essendo a conoscenza delle motivazioni sin dalla serata del venerdì. Senza voler pensar male ci sentiamo di suggerire per il futuro, qualora sia sgradita la presenza del M5S in aula, di adottare la medesima modalità di convocazione delle sedute consiliari.

Ci riserviamo di verificare nelle sedi opportune la legittimità di una convocazione urgente con queste modalità, in cui si inseriscono all’ordine del giorno delibere che avviano in modo irreversibile cessioni di reti energetiche, patrimonio dei cittadini. Senza contare che la “urgente” delibera su Arezzo Fiere era già obsoleta al momento della votazione, in quanto Regione e Provincia, che insieme hanno il 52% circa di Arezzo Fiere e Congressi, nelle stesse ore avevano già trovato un accordo.

Mercoledì, 1 Febbraio, 2017