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Turismo: i risultati dell’Osservatorio di Destinazione e le strategie future

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La presentazione dell’indagine questa mattina in Comune

“Quale turismo per la città?” è il titolo della giornata conclusiva della prima fase del lavoro iniziato a novembre 2011 per un turismo sostenibile e competitivo di Arezzo.

Questa mattina all’Auditorium comunale l’assessore al turismo e alla cultura del Comune Pasquale Macrì ha presentato l’iniziativa ricordando che si tratta di “una sessione di lavoro per fare il punto sul percorso attivato dall’Amministrazione comunale insieme agli operatori turistici e commerciali e ai gruppi d’interesse locali per migliorare l’immagine e la promozione turistica di Arezzo.

Il turismo rappresenta oggi un fondamentale momento di sviluppo e di economia nuova per il territorio. Ma per far questo deve essere sorretto da azioni complementari che diversifichino l’offerta: non dobbiamo domandarci solo cosa fare per attrarre i turisti ma soprattutto cosa offrire loro durante la permanenza ad Arezzo. Non siamo una città di mare e non possiamo quindi orientarci verso il turismo di massa stagionale tipico delle zone costiere. La nostra è una città di medie dimensione che il turista internazionale cerca e che offre tante opportunità: dobbiamo puntare su questa diversità, sulle strutture ma anche su momenti occasionali. Abbiamo Piero della Francesca, Vasari e Guido d’Arezzo ma anche la Fiera e il Polifonico. In questi anni, con i progetti Piuss, siamo ad un punto avanzato per quanto riguarda le strutture e l’Amministrazione comunale ha lavorato molto anche sull’offerta ‘culturale’ complessiva: teatro, musica, danza, arte insieme a momenti ludici e gastronomici. Il percorso è avviato e tutti i cittadini ne sono protagonisti. E’ necessario dialogare in modo costruttivo e non pensare solo all’oggi ma mettere da parte qualcosa per il domani”.

 Il progetto OTD rientra nella ‘rete’ regionale denominata “Toscana turistica sostenibile e competitiva”che è stata spiegata da  Maria Luisa Nattivi della Regione Toscana.

Sono intervenuti poi i rappresentanti del Centro Studi Turistici e di Ibimet che, con il coordinamento dell’ufficio turismo del Comune, hanno svolto le indagini e redatto la ricerca sui flussi turistici di Arezzo. Sono stati inoltre presentati i progetti Piuss a cui hanno fatto seguito molti interventi da parte di rappresentanti delle categorie economiche e di attori sociali coinvolti nel gruppo tecnico dell’OTD.  

Ha concluso i lavori l’assessore alla attività produttive, Paola Magnanensi, che si è soffermata sulle diverse tipologie di turismo e sulle proposte d’incentivazione. Ha quindi proposto la creazione di una card giornaliera per il turista: servizi di trasporto, ingresso nei musei, sconti nei punti di ristorazione, accessi agli impianti sportivi. Poi una maggiore promozione degli eventi cittadini: calendario settimanale o mensile , attivazione di un numero di telefono per i turisti e soprattutto per quelli che non parlano italiano. Forte e massiccia presenza sul web.

“E’ necessario – ha detto Magnanensi - rendere la città visibile sul circuito mediatico posizionandosi nei network con notizie ed informazioni sempre nuove e attuali. Inoltre è indispensabile capire cosa interessa e cosa cerca il turista nel nostro ambiente e una volta individuato proporlo ed immetterlo nel mercato, posizionandosi in modo propositivo e costruttivo in tutti i vari segmenti”.

Un riflessione ulteriore sul turismo congressuale: “dobbiamo valorizzare i settori sui quali siamo tradizionalmente presenti, a cominciare da oro e moda. Ma dobbiamo allargare questa offerta, che rischia di essere oggettivamente limitata, a settori in espansione: riciclo e energie rinnovabili e alternative; telecomunicazioni, robotica, elettronica e alta tecnologia in genere; il mondo “bio”(dai biocombustibili alla bioedilizia ai prodotti biologici ecc. ); salute, benessere i prodotti farmaceutici; tempo libero (caccia e pesca ma sopratutto biciclette, giochi elettronici, videogames, giochi ecc.); I settori del mondo dei bambini dai grandi giochi, all’abbigliamento, alla salute ecc.”.

Una serie di proposte – ha evidenziato Paola Magnanensi – sulla quale discutere e lavorare tutti insieme superando, una volta per tutte, logiche individualiste.

  

L’Osservatorio Turistico di Destinazione:

Le attività per un turismo sostenibile e competitivo di Arezzo sono iniziate a novembre 2011 con il primo open forum di presentazione e la costituzione di una ‘cabina di regia’ dell’Otd. E’ stato sottoscritto un protocollo d’intesa con gli stakeholder locali ed è cominciato un lavoro di autovalutazione dei punti di forza e di debolezza del turismo ad Arezzo attraverso gruppi di lavoro e indicatori utili a monitorare l’impatto turistico nel territorio. E’ stato poi elaborato un Piano d’Azione Locale, con una serie di proposte operative per valorizzare i punti di forza, risolvere e mitigare le criticità e cogliere le opportunità.

In questi due anni sono state fatte anche azioni specifiche per gli operatori: ‘educational tour’ per far conoscere agli operatori locali i punti di forza del territorio provinciale, incontri di approfondimento dei dati turistici degli ultimi 6 anni, analisi dell’immagine on line della città (brand reputation) anche attraverso i siti degli operatori  ricettivi cittadini.

 

La premessa:

Si è sviluppata una nuova dimensione del mercato turistico: l’utente non dipende più solo dai suggerimenti dell'operatore turistico, ma viene consigliato da milioni di “amici” che indicano dove andare e cosa evitare. Oltre l’83% dei viaggiatori acquista online e di questi l’88% organizza le vacanze online. Diventa quindi necessario avere un’ottima web reputation, la versione moderna del ‘buon nome’ costruito con il passaparola.

Nella costruzione dell’identità territoriale e per stimolare la domanda turistica, è necessaria quindi un’attività sinergica tra istituzioni e gli attori del territorio ed è utile anche avere un quadro delle percezioni del mercato e delle opinioni di chi ha vissuto un’esperienza di viaggio sul territorio.

 

L’indagine:

L’indagine, redatta dal Centro Studi Turistici e da Ibimet con il coordinamento dell’ufficio turismo del Comune, attraverso l’analisi delle recensioni pubblicate su TripAdvisor, individua come vengono percepiti on line l’immagine ed i servizi turistici, la cosiddetta web reputation del sistema ricettivo, ristorativo e delle opportunità che offre Arezzo.

 

I giudizi degli utenti di TripAdvisor rilevano nella città di Arezzo una sua “personalità”, capace di suscitare aspettative, stimoli e curiosità. Una città medievale, unica, ricca di risorse storico-artistiche e interessante non soltanto da un punto di vista culturale ma anche per la vivibilità e per il rapporto armonico tra la struttura di centro urbano e l’ ambiente naturale. Non risultano elementi negativi sugli aspetti della sicurezza e della pulizia e quindi il modello sociale della città è considerato un’attrattiva che distingue tutto il sistema di accoglienza. Arezzo è vista anche come destinazione strategica da cui partire per visite ed escursioni sul territorio circostante.

Positiva la web reputation dei servizi ricettivi, apprezzati per un’offerta accurata, un buon livello di accoglienza e di attenzione ai clienti e per il rapporto tariffe - servizio erogato.

Anche per le attrazioni del territorio gli apprezzamenti si collocano su livelli elevati: l’immagine che emerge è quella dell’originalità delle proposte e della dinamicità dell’offerta, ma anche l’impegno nella tutela del territorio e dell’ambiente. Particolarmente apprezzato nelle recensioni dei turisti, il contesto artistico e architettonico della città con valutazioni che si collocano tra “molto buono” e “eccellente”.

Buona la reputazione dei servizi ristorativi, che hanno saputo integrare produzioni tipiche agroalimentari, cultura e ristorazione di qualità: il settore dell’enogastronomia emerge con un alto indice di riconoscibilità in grado di fare la differenza rispetto ad altre mete. La brand reputation della ristorazione aretina risulta migliore del sistema ricettivo, con giudizi positivi concentrati in modo particolare sulla qualità della cucina, sull’accoglienza, sulla cura dei dettagli e sulla personalizzazione degli interni.

 

I siti web degli operatori turistici:

Dai risultati sull’analisi dei siti web degli operatori turistici, che rappresentano una fonte primaria di informazione sul territorio, emerge che le strategie di comunicazione richiamano spesso un’immagine unitaria di Arezzo, con riferimenti alla città e al territorio, anche se con uno scarso utilizzo di immagini e un frequente ricorso a loghi o layout grafici. Tale impostazione è meno presente nei siti di aziende agrituristiche, bed & breakfast, alberghi e affittacamere, che rappresentano il 41%  del totale.

Indica la ricerca che “non traspare ancora una piena consapevolezza dell’importanza di un’identità territoriale e di come il suo valore può aumentarne il potenziale competitivo sul mercato, né dell’importanza del web e dei mutamenti che sta vivendo”.

In particolare: il 46,4% dei siti non ha informazioni generali sulla città e il 73% non pubblica immagini di Arezzo; il 12% presenta contenuti non aggiornati e solo il 12,5% ha un sistema di prenotazione online (booking engine); solo il 16,1% consente ai propri ospiti di inserire commenti o recensioni sul servizio ricevuto; ben il 23% dei siti è strutturato unicamente in lingua italiana.

 

Martedì, 1 Ottobre, 2013