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“Il turismo non ha bisogno di analisi e convegni ma di una città accogliente e di azioni promozionali”

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“Certamente difficili per un’amministrazione tutta presa a discutere delle poltrone da assessore e che non riesce nemmeno a garantire per Arezzo una manutenzione decente”. Dichiarazione del capogruppo PDL Francesco Francini e del membro della commissione turismo Alessio Mattesini

“La fase delle analisi sul turismo è finita. Inutile sprecare soldi degli aretini su studi, analisi e convegni che ci offrono la stessa sintesi che, gratuitamente, ci può consegnare un barista di piazza (non di domenica però perché generalmente troverete chiuso). Inutile ripetere che Arezzo deve essere città accogliente per il turista, alcune zone della nostra città per l’arredo urbano, la pulizia e la sicurezza non sono accoglienti nemmeno per gli aretini figuriamoci per chi viene da fuori.

Ricordiamo, a proposito del rapporto tra analisi e azione concreta, che la prima delibera della Giunta regionale su ‘Toscana turistica sostenibile e competitività’ è del 2009. Sono passati quattro anni e l’unico risultato è la continua e apparentemente inarrestabile emorragia di presenze turistiche.

Il compito degli osservatori, si legge in quell’atto di Giunta, è di predisporre specifici indicatori per il turismo. Quando il balletto delle poltrone in casa Pd avrà fine e avremo un assessore al turismo, gli consiglieremo di leggere quel testo anche solo per trovare la conferma che purtroppo siamo lontani dagli standard richiesti in materia di trasporti pubblici e orari, non parliamo poi della pulizia delle strade e della loro manutenzione perché lì la distanza si fa siderale.

Studi e ricerche sul tema turismo ormai abbondano. Il problema è che questa Giunta non è capace neanche di concordare l’apertura di negozi e ristoranti: come lo spieghiamo all’Europa che la domenica ad Arezzo per un turista è difficile prendere anche solo un caffè?

Ultimo consiglio: i soldi dei convegni spendiamoli per una campagna promozionale in Russia o in Cina, o magari per l’arredo urbano o per finire qualche cantiere di quelli aperti dall’amministrazione comunale sotto elezioni ma fermi da un bel po’, gli aretini ne beneficeranno di più che dell’ennesimo studio da mettere poi in un cassetto.

Lunedì, 1 Aprile, 2013