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Turismo: “i grandi proclami e i servizi essenziali che non funzionano. A cominciare dai bagni pubblici”

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Dichiarazione della consigliera comunale Pd, Claudia Maurizi

La valorizzazione del turismo si misura anche, se non soprattutto, dalle piccole cose, quelle che danno il segno dell’accoglienza. Il visitatore non ha bisogno di proclami sul luminoso futuro turistico di Arezzo ma di servizi. Ad esempio i bagni pubblici. Quelli del parcheggio Eden, importanti in considerazione della centralità della zona e del flusso di persone che lasciano l’auto in sosta, sono chiusi. Non funzionano e sembra, di fronte alle proteste, che il Comune abbia comunicato di non avere le risorse sufficienti per aggiustarli.  Altri bagni pubblici in zone strategiche della città, come quelli al Praticino, appaiono in pessime condizioni.

 

Se il turismo è una priorità, allora ci vuole coerenza a cominciare proprio dai servizi essenziali. E i bagni forse vengono prima di una tribuna speciale della Giostra del Saracino dedicata agli stranieri o, comunque, ai non aretini. A questo proposito, mi domando se in questa tribuna saranno offerti servizi speciali e in questo caso sarebbe interessante sapere quali. Ma se si tratta semplicemente di posti a sedere, la domanda è perché dividere gli aretini da quelli che non lo sono.  Lo spettacolo non è soltanto la carriera ma anche la passione dei quartieristi, le loro emozioni, la loro rabbia e la loro gioia. Perché non offrire anche  la possibilità di condividere tutto questo fianco a fianco? Perché creare un’area riservata che somiglia più ad una ghettizzazione che ad un privilegio? La destra non resiste alla tentazione di separare lo “straniero”. Anche quello che paga.

 

Lunedì, 1 Agosto, 2016