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La terza rassegna corale di voci bianche e giovanili

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Appuntamento venerdì 6 dicembre alla Casa delle Culture

Presentata la terza rassegna corale di voci bianche e giovanili che vede allargarsi la fascia d’età dei partecipanti: dai piccoli componenti del Coro Giovanile Effetti Sonori diretto da Elisa Pasquini ai giovani cantori del Coro Giovanile Crome e Cromatismi diretto da Benedetta Nofri. Insieme al Coro Vox Cordis Youth Choir diretto da Lorenzo Donati, le tre formazioni offriranno all’ascolto un panorama quanto più ampio possibile dei generi e dei repertori attraverso cui è possibile costruire una cultura musicale preziosa per chi canta e per chi ascolta.

Carlo Pedini, presidente della Fondazione Guido d’Arezzo: “i cori di voci bianche e giovanili costituiscono la base per una cultura musicale diffusa. Investire risorse nella coralità infantile significa seminare buon gusto musicale e attenzione al bello. Una fondazione come la nostra, che da oltre 60 anni si dedica alla coralità non può prescindere da questa particolare attenzione”.

L'assessore alle politiche giovanili del Comune di Arezzo Francesco Romizi: “si tratta di una manifestazione che valorizza ragazzi e adolescenti che si apprestano ad approfondire la conoscenza di un mondo corale che tanto ha dato agli ultimi decenni della storia cittadina. Credo molto nell'impegno dei giovani nella società e nella cultura, questa iniziativa va nella direzione giusta”.

Il programma della rassegna è concentrato nella giornata di venerdì 6 dicembre alla Casa delle Culture: alle 18, presentazione della nuova edizione della rivista “Polifonie” di cui è direttore responsabile Claudio Santori. Dalle 18,30 esibizione congiunta dei tre cori suddetti accompagnati da Loris Di Leo al pianoforte. Questo concerto è anche parte del progetto Green Choir del Servizio politiche sociali e giovanili della Provincia di Arezzo.

“La rivista – sottolinea Claudio Santori – contiene due articoli, uno sulla storia del Polifonico e uno su Guido d'Arezzo, dunque interessanti per chiunque. Essa è importante perché la fondazione ha bisogno di un bollettino di attività che si presenti in una duplice veste, in italiano e in inglese. Inizialmente era una pubblicazione quadrimestrale, poi era stata chiusa per motivi economici, adesso le si ridà vita con cadenza annuale”. Copia omaggio per tutti i partecipanti al concerto del 6.

“Un riconoscimento importante per la Fondazione Guido d'Arezzo - ha concluso Pedini - è stata la nomina del direttore artistico Piero Caraba a direttore del Conservatorio di Perugia. Dovremo dividerlo con questa importante istituzione ma ne andiamo fieri”.

 

Domenica, 1 Dicembre, 2013