È vergognoso e irresponsabile che alle 13 di venerdì 5 aprile la maggioranza che dice di governare in questa città non sia ancora stata capace di uscire dal pantano in cui essa stessa si è infilata. Poi stasera escono un paio di nomi dal cilindro di mago Cencelli per farsi belli con due foto di rito. La sostanza del teatrino non cambia.
Veti incrociati, fastidiose ripicche, inutili paletti e giochetti molto pericolosi per la sola brama di potere correntizio fanno del centrosinistra un’accozzaglia inutile e dannosa per gli interessi dei cittadini.
Almeno una volta, tra gentiluomini, quando si dava una parola era come aver firmato un contratto, oggi invece parole al vento, articoli di giornale, piazzate e, dulcis in fundo, prese in giro e inutili promesse. Tutti abbiamo ancora il soave suono delle parole del primo cittadino: “prima di pasqua giunta pronta!!!”. Niente. Passato l’uovo, ci aspettavamo la sorpresa in questi giorni anche perché avevamo sentito dire, sempre dall’uomo solo al comando, “prima di venerdì giunta pronta!!!”. È l’ora di pranzo, sindaco, faccia pure con comodo la pennichella.
La verità è che il centrosinistra aretino dalla fatidica data delle elezioni politiche è entrato in una sorta di psicodramma collettivo dove tutti straparlano, mettono bocca come vecchie zitelle inacidite ma nessuno decide. Il risultato è Arezzo totalmente abbandonata a se stessa, senza una guida, senza uno straccio di idea per il rilancio, senza capacità amministrativa od organizzativa, senza capo ne coda. Troppi gli interessi dove voler mettere le mani, troppi i vari gruppuscoli di potere trasversali che affamati vogliono papparsi quel poco di buono che è rimasto di questa stupenda città.
Un piccolo consiglio, sicuramente non richiesto e quindi inascoltato. Ma se ambite tanto a Roma o Firenze o, che so io, al Quirinale, perché non vi dimettete in blocco, torniamo a votare e ci risparmiate inutili agonie?
