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Tanti: “Chiedere di riaprire i centri di aggregazione sociale è veramente surreale”

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“I medici raccomandano prudenza e l'opposizione vorrebbe far riprendere l'attività dei luoghi più pericolosi per la diffusione del virus. La sinistra aretina è per il bomba libera tutti?”

“Se c'è una cosa che tutti abbiamo capito - ma proprio tutti - è che la Fase 2 non è un ritorno alla totale normalità, che la pandemia ancora è in corso, che Covid19 non è ancora sconfitto e che le persone meno giovani sono da considerarsi più a rischio. Da ogni parte medici e scienziati ci invitano a tener alta la guardia, a non cedere a posizioni irresponsabili e superficiali e a tenere ben presente che esiste il rischio di una recrudescenza del virus. Ecco: alla luce di tutto questo la sinistra aretina mi chiede di riaprire i centri di aggregazione sociale, che già nel nome stesso dimostrano con  chiarezza che hanno l'obiettivo di "aggregare" e in particolare di aggregare persone non più giovanissime. 

A parte il fatto che le linee governative, giustamente, impediscono la riapertura dei centri sociali, ma la domanda è: abbiamo ad Arezzo una sinistra anti Governo Conte oltre che anti Giunta Ghinelli? Abbiamo ad Arezzo una sinistra che, nonostante gli appelli alla prudenza e alla cautela, soffia sul fuoco spingendo a riaperture imprudenti e pericolose? Fa comodo, lo capiamo, dare ragione a tutti ma non fa onore farlo.

I centri di aggregazione sociale sono luoghi fondamentali e importantissimi, ma in questo momento sono luoghi la cui riapertura comporterebbe rischi veri. A meno che non si pretenda di aprire i centri per poi tenerli vuoti, va da sé che i luoghi di aggregazione sono tra i più pericolosi sulla faccia della terra - per la loro natura e per la loro utenza prevalente - e io dovrei riaprirli andando contro le linee del Governo e del buon senso? Non andrà tutto bene se qualcuno fa finta che la pandemia sia finita, perché non è così”.  

Mercoledì, 20 Maggio, 2020