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Le storie di Abù, Sonia e Qi Xin Xin: “L’Italia sono anch’io”

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Ad Arezzo 1339 firme per la cittadinanza e 757 per il diritto di voto. Si chiude la campagna per la cittadinanza italiana ai figli di migranti nati in Italia e per il diritto di voto

Quattro testimoni particolari questa mattina in sala rosa di palazzo comunale per la conferenza stampa di presentazione dei risultati della campagna nazionale di raccolta firme “L’Italia sono anch’io”: Niang Papa Moor imprenditore senegalese con il figlio Abù di 12 anni e la figlia Sonia di 8 insieme a Qi Xin Xin (che tradotto significa nuova nuova), commerciante cinese di 28 anni. Presenze fortemente volute dall’assessora all’integrazione Stefania Magi che ha invitato anche tutti i rappresentanti dei 30 fra enti, organizzazioni, associazioni, realtà che hanno aderito al comitato locale e lavorato per la campagna: sono state  raccolte 1339 firme per la cittadinanza e 757  per il diritto di voto.

Soddisfatta l’assessora Magi: “L’Italia sono anch’io, dicono i ragazzi nati  in Italia da genitori stranieri, oltre mezzo milione. L’Italia sono anche loro, dicono i cittadini italiani, che numerosissimi hanno firmato le proposte di legge sulla cittadinanza, che sono state consegnate martedì alla Camera. Ringraziamo gli aretini per le oltre 2000 firme che hanno contribuito a far arrivare in parlamento le proposte di legge sulla cittadinanza. Più di un aretino su 10 è straniero, un nuovo nato su 3 ad Arezzo è straniero con l’attuale legge sulla cittadinanza. Quando queste proposte saranno legge, ad oggi a 1640 persone nate qua sarà riconosciuto  ciò che è un dato di fatto: che sono cittadini italiani. E quasi 6000 persone, che da oltre 5 anni vivono lavorano e pagano le tasse in Italia, potranno partecipare alle elezioni comunali e regionali, perché anche loro sono l’Italia e contribuiscono al suo sviluppo. Ringraziamo i numerosi enti ed associazioni ed i singoli che hanno contribuito alla raccolta di firme, e che hanno organizzato in questi 4 mesi ad Arezzo oltre 20 eventi di spettacolo e riflessione sul tema della cittadinanza. Ringrazio anche il Servizio Integrazione del Comune ed i giovani volontari del Servizio Civile Regionale che hanno coordinato le attività della campagna e le varie iniziative organizzate nel territorio”.

Papa Moor è il Presidente dell’associazione senegalese ad Arezzo: “abbiamo iniziato il nostro percorso nel 1986. Due anni dopo abbiamo rappresentato la Toscana al Parlamento europeo affrontando problemi e cercando soluzioni per garantire una migliore integrazione. Io, mia moglie ed i miei figli siamo cittadini italiani e viviamo ad Arezzo da 22 anni”. Dice il figlio Abù: “vado a scuola, gioco a calcio e Arezzo è la mia città. Il Senegal è il paese di mio padre”. Aggiunge la figlia Sonia “sono nata in Italia, parlo l’italiano e l’inglese, gioco a pallavolo. Solo qualcuno nota il mio diverso colore della pelle”.

Esperienza diversa per Qi Xin Xin che ancora deve decidere se chiedere la cittadinanza italiana: “sono in Italia da 20 anni, ho viaggiato in molte grandi città e ho scelto Arezzo per iniziare la mia attività insieme a mio marito. In Cina non è possibile avere la doppia cittadinanza e siccome sono molto legata alla mia famiglia, ci vado spesso a trovare la mia famiglia. Mio fratello desidera essere italiano e abbiamo già iniziato le lunghe pratiche che servono per avere la cittadinanza. Nel mio bar-ristorante possono entrare tutti: non ci sono italiani e stranieri ma solo persone oneste o disoneste. I miei amici sono tutti italiani”.

Anche Tall Abdoulaye è ad Arezzo dal 1978 e lavora all’ufficio integrazione della Cgil: “faccio molte esperienze con i bambini nelle scuole e quelli che nascono qui si sentono italiani. Serve maggiore sensibilità ed una decisione legislativa che ci allinei con l’Europa. Siamo tutti più uniti, abbiamo intrapreso un percorso per una società multiculturale e non si può tornare indietro”.

“Ho avuto la grande occasione di lavorare ‘sul campo’ per la raccolta firme di questa campagna – afferma Tito Anisuzziman, responsabile immigrazione dell’Arci e Presidente dell’Associazione culturale Bangladesh -. Mentre raccoglievamo le firme ho sentito tante opinioni di persone diverse e mi sono reso conto che questa è la democrazia richiamata nel primo libro che ho letto quando sono arrivato in Italia: la Costituzione. Io non ho ancora mai votato e vorrei farlo”.

Conclude Stefania Magi: “Il comitato promotore lancerà a breve una nuova campagna di comunicazione, che coinvolgerà i ragazzi italiani e stranieri delle nostre scuole, per tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi sollevati e premere sui parlamentari perché si avvii la discussione sulle proposte di legge”.

A livello nazionale è stata largamente superata la raccolta delle 50 mila firme necessarie per presentare le due proposte di legge di iniziativa popolare promosse dalla campagna “L’Italia sono anch’io” per una riforma della legge di accesso alla cittadinanza per le persone di origine straniera e l’introduzione del diritto di voto alle elezioni amministrative per gli stranieri residenti. Le firme sono state consegnate alla Camera dei Deputati martedì scorso: sono 109.268 quelle raccolte per la cittadinanza e 106.329 quelle per il diritto di voto. In Italia il numero degli stranieri che ottengono la cittadinanza in rapporto a quelli che vi risiedono stabilmente è ancora molto basso. Tra 2000 e 2009 solo un residente su 100 vi è riuscito.

Il Comitato aretino, coordinato dall’assessore del Comune Stefania Magi è composto da: Diocesi e Caritas diocesana, Provincia, Arci/Libera, A.S.G.I., Cna, Cgil, Uisp, Acli, Associazione romeno-italiana Dacii, D.O.G., Ugl-Sei, Oxfam Italia, Emmaus, cooperativa sociale la Tappa,  Associazione Camminando s’apre cammino, Orchestra Multietnica Arezzo, Associazione Comunità Bengalesi Onlus, Associazione Donne Insieme, Associazione Dominicani di Arezzo, Associazione Migrantes Onlus, Confcommercio, Anolf Arezzo, Nausika, Pratika, Associazione Bengalese, Istituto Commerciale Buonarroti, Associazione Esplorazioni Sansepolcro, Comune di Montevarchi.

Giovedì, 1 Marzo, 2012