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La storia si rincorre lungo le nuove strade di Arezzo

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Dal garibaldino Carabini ai caduti di San Polo

La Giunta Comunale, conformemente all’orientamento espresso dalla Commissione toponomastica, ha deliberato la nuova intitolazione di alcune aree di circolazione comprese nel territorio comunale.

Cominciamo da Via Maestri del Commercio che è la strada a servizio del complesso edilizio costituito dal Centro Affari e dalla Camera di Commercio. Parte da Via Lazzaro Spallanzani, all’altezza del numero civico 11, costeggia il parcheggio e gli edifici dell’area fieristica, riattraversa il parcheggio antistante e si re-immette in Via Spallanzani.

Via del Sellina è la strada compresa tra la Superstrada dei Due Mari e l’innesto in Via della Magnanina, all’altezza del numero civico 46.

Al volontario garibaldino aretino Angiolo Carabini è adesso intitolata la strada che delimita a est l’insediamento edilizio della Meridiana, compresa tra Via Giuseppe Parini e Via Antonio Pizzuto. La denominazione s’inquadra nelle iniziative, attuate a livello nazionale e locale, per il centocinquantenario dell’unità d’Italia. Angiolo Carabini, decorato nella campagna del 1866, la terza guerra d’indipendenza, è sepolto nel cimitero militare di Arezzo.

Piazza Carlo Zucchi diventa Piazza Gori e Zucchi. Vengono così associati nella memoria, i due fondatori della principale industria orafa aretina, Leopoldo Gori e Carlo Zucchi. Nata nel 1926, la Gori & Zucchi ricevette nel 1934 il primo marchio della provincia, che coincide con il nome con cui la società UnoAErre si è affermata a livello mondiale, caratterizzandosi come punta di diamante (o per meglio dire… d’oro) della crescita di Arezzo nella seconda metà del Novecento.

Via della Cella conosce un ridimensionamento, mantenendo la denominazione al solo tracciato compreso tra Via Buonconte da Montefeltro e l’abitato del nucleo La Cella. Negli altri tratti, avremo adesso:

-          Via di Ca’ del Lanino, il tratto di strada compreso tra Via della Cella (nuovo tracciato) e Via Fontebranda.

-          Il prolungamento del tracciato di Via Fontebranda che comprende ora anche il tratto di strada tra il vecchio tracciato e l’incrocio con Via della Filandra.

-          Proprio Via della Filandra è la nuova strada compresa tra l’abitato del nucleo omonimo e San Polo.

-          Infine, ecco Via Caduti di San Polo, strada compresa tra la nuova Via della Filandra e l’inizio della località di San Polo, presso Villa Gigliosi, il luogo dove fu consumato l’eccidio del 14 luglio 1944 da parte dei militari tedeschi in ritirata alla vigilia della liberazione di Arezzo da parte delle formazioni partigiane. È sempre bene ricordare che la rappresaglia, portata a termine con efferata crudeltà, torturando i prigionieri e seppellendoli ancora vivi in fosse comuni, minate e fatte saltare con l’esplosivo, costò la vita a 65 vittime tra partigiani e civili compresi bambini, donne ed anziani.

Domenica, 1 Gennaio, 2012