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“La storia della telefonia: da Antonio Meucci al cellulare”

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Mostra collaterale alle edizioni di luglio e di agosto della Fiera Antiquaria

 “La storia della telefonia: da Antonio Meucci al cellulare” è questo il titolo della mostra, collaterale alle edizioni di luglio e di agosto della Fiera Antiquaria, promossa dal museo dei Mezzi di Comunicazione del Comune e presentata dal direttore Fausto Casi e dell’assessore Marcello Comanducci. La rassegna sarà allestita nella sede della Fiera Antiquaria, presso le Logge Vasari. Inaugurazione sabato 2 luglio alle 11, apertura il 2 e 3 luglio e il 6 e 7 agosto dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

La mostra è costituita da tre elementi: i cimeli riguardanti la storia della telefonia con i fili, individuati in circa 45 - 50 pezzi provenienti dalla collezione di Fausto Casi e dal Museo dei Mezzi di Comunicazione, un filmato sulla vita di Antonio Meucci proveniente dalla dvd teca del Museo, una serie di immagini e momenti pubblicitari inerenti alla storia della telefonia, ricavati da documenti autentici d’epoca.

“E' la nuova collaterale che fa parte di attività che vengono portate avanti durante tutto l'anno. A luglio ed agosto si parla di telefonia, uno strumento che ormai è insostituibile ed è veramente interessante vedere come si è evoluto negli anni” ha detto l'assessore Marcello Comanducci.

“La presenza di apparecchiature telefoniche, da tavolo o da muro, per uso civile o militare, vuol raccontare la ‘storia tecnologica’ e le invenzioni che sono state applicate a questo settore, uno dei temi più importanti per la comunicazione della voce e dei suoni – ha detto Fausto Casi. Una storia antica e affascinante che parte da un’idea di Antonio Meucci, un italiano emigrato in America, che pensò, fin dalla metà dell’ 800, alla realizzazione di un modo di comunicazione tramite voce tra due persone, anche a grandi distanze, con un sistema di circuito elettrico, alimentato con grandi batterie. Il primo brevetto fu da lui registrato in America, nel 1851, ma con durata limitata a un solo anno”.

 

        Per prenotare una visita guidata alla mostra: 0575-377662 museocomunicazione@comune.arezzo.it

 

Mercoledì, 1 Giugno, 2016