Rispediamo al mittente le dichiarazioni di Paolo Lepri del Movimento 5 Stelle relative ai comportamenti da prima repubblica messi in atto, a loro dire, dai partiti di maggioranza e, specificatamente, da Fratelli d’Italia. Sorvoliamo per una semplice questione di tatto sui comportamenti del Movimento nelle città italiane in cui è chiamato, sventuratamente per i cittadini, a governare ed entriamo nel vivo della questione.
Difendiamo innanzitutto le scelte del sindaco che per incarichi in aziende partecipate ha scelto finora persone di competenza ed esperienza tecnica e politica. Ci sembra naturale che le preferenze siano cadute su uomini di fiducia e politicamente affini. La continuità amministrativa e gestionale fra le scelte dell’amministrazione e le aziende a cui questa partecipa è un principio di buon governo al quale non intendiamo rinunciare. Una presidenza, una direzione o un consigliere di cda non sono posti di lavoro da sottoporre a concorso, o ai sondaggi on line, ma collaboratori, al pari degli assessori, in ambiti affini, del lavoro e dell’indirizzo politico del sindaco e della giunta.
Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, abbiamo promosso e sostenuto con forza una candidatura di prestigio alla presidenza di Estra. Società che in questo anno sta compiendo scelte di importanza vitale all’insegna dell’efficienza e della buona gestione. Francesco Macrì era ritenuto unanimemente persona con il curriculum adatto a ricoprire quell’incarico e, sempre per giudizio diffuso, ha già dimostrato una stoffa di manager come è raro trovare. Una stoffa che non serve per le poltrone ma è a servizio degli interessi pubblici.