Il regolamento del Consiglio Comunale prevede che entro il 31 gennaio di ogni anno la Giunta riferisca al Consiglio sull’andamento della propria attività, sul funzionamento degli uffici e dei servizi, sullo stato di realizzazione del programma generale dell’amministrazione e dei programmi settoriali deliberati.
È un passaggio politico importante, ma a questa incombenza il Sindaco già nella passata consiliatura non aveva adempiuto, nonostante i miei solleciti a mezzo di interrogazione; invece, nel corso dell’attuale mandato, l’anno scorso, vi ha provveduto sì, ma con diversi mesi di ritardo e dopo altre interrogazioni di sollecito.
È evidente che il Sindaco non ama sottoporsi al dibattito e al voto in aula sull’attività sua e della Giunta, ma questo non giustifica il suo comportamento che, inoltre, è irriguardoso nei confronti dei cittadini e dei consiglieri che li rappresentano, tutti, di qualsiasi partito.
Questa volta però, dopo la presentazione a febbraio dell’ennesima interrogazione benevola da parte mia, benevola in quanto non dovuta, e dopo aver atteso invano, ho depositato come da regolamento una mozione con la quale propongo al Consiglio Comunale alla prossima seduta del giorno 20 maggio di votare per esprimere la censura ufficiale del suo comportamento per “inadempienza di carattere statutario”.
E qui è avvenuto il colpo di scena: è spuntata la relazione approntata in fretta e furia, depositata per essere finalmente discussa e votata nella stessa seduta. Quando si dice le coincidenze!
Fermo restando che dovremo conoscere, dibattere e votare il contenuto del rapporto che sarà illustrato, sono soddisfatto del risultato; lo sarò ancora di più se da oggi e fino a quando durerà il suo mandato il Sindaco terrà bene a mente la data del 31 gennaio.