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Il sindaco Ghinelli alla Camera dei Deputati per l'audizione sul blocco dei finanziamenti del bando periferie

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”Serietà dal Governo e responsabilità da parte dei Comuni”

Abbiamo condiviso le nostre ragioni, che sono quelle di tutti i Comuni a rischio, e confidiamo in un riesame da parte del Parlamento. Al contempo ho proposto di chiedere allesecutivo il mantenimento dei finanziamenti stabiliti, ma solo per quei Comuni che rispetteranno la data del 15 settembre già indicata dal Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri con sua comunicazione del 7 agosto. Si tratterebbe di una assunzione di grande responsabilità da parte dei Comuni, alla quale il Governo non può sottrarsi”. Così il sindaco Alessandro Ghinelli che ha preso parte allaudizione convocata a Montecitorio dalle commissioni bilancio e affari costituzionali in merito al differimento al 2020 dellefficacia delle convenzioni relative ai progetti finanziati a 96 Comuni, contenuto nel decreto Milleproroghe. Ghinelli ha partecipato alla delegazione ANCI guidata dal Presidente Antonio Decaro per esporre le ragioni degli 87 Comuni capoluogo e delle 9 Città metropolitane che rischiano di veder sfumare 1,6 miliardi di soldi pubblici loro destinati dal cosiddetto Bando Periferie.

Bloccare i fondi non è solo un danno per i Comuni e per i cittadini che in quei Comuni vivono, e quindi per leconomia del Paese. Il blocco dei finanziamenti è illegittimo sotto il profilo formale e irragionevole sotto quello sostanziale - ha detto in conferenza stampa Decaro. Il finanziamento, poi, secondo convenzione, può essere sospeso o revocato solo in casi tassativamente previsti. In assenza di abolizione o modifica i sindaci sono quindi pronti a far valere in sede erariale, amministrativa e costituzionale i diversi profili di illegittimità della norma. Decaro ha citato proprio Arezzo come caso di scuola, ossia un Comune che ha già avviato i lavori e ha già rendicontato delle spese. Siamo fiduciosi che il buon senso prevalga e che i commi 2 e 3 dellart 13 del decreto siano abrogati e modificati. ANCI è pronta a presentarsi a Palazzo Chigi e a consegnare le fasce tricolori, simbolo che tiene insieme il Paese. Sfileremo noi, rappresentanti delle istituzioni più vicine ai cittadini, i Comuni. Ma dietro di noi avremo idealmente tutti i venti milioni di italiani ai quali si vuole rubare la speranza di vivere in città e paesi migliori - ha concluso Decaro.

Sabato, 1 Settembre, 2018