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Il sindaco Fanfani ricorda Gustavo Soldini

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Gustavo Soldini è una figura assolutamente unica del nostro Novecento. E’ uno dei grandi imprenditori che hanno fatto la storia non solo dell’industria aretina ma del settore calzaturiero italiano. Da imprenditore ha anche accettato di fare il Sindaco del suo paese e di dedicare alla gente tempo e cuore.
La sua etica del lavoro era ineguagliabile. Aveva iniziato da ciabattino, aveva difeso la sua prima macchina da cucire dai tedeschi nel 1944 quando era partigiano. Lavorava in casa e andava a consegnare le scarpe a Firenze e ad Arezzo in bicicletta. Con i suoi fratelli ha poi costruito uno dei più grandi gruppi italiani di cui è stato indiscusso leader fino a quando la salute lo ha assistito. Ed è stato anche capace di “trasmettere” l’impresa di famiglia ai figli Rossano e Marco.
Fino alla metà degli anni ottanta non ha mai fatto ricorso né ai licenziamenti né alla cassa integrazione, arrivando ad occupare fino a 600 addetti. E alla fine degli anni cinquanta ha determinato lo sviluppo di Capolona di cui è stato Sindaco per 10 anni.
Ma la sua storia è, soprattutto, quella di un grande uomo che ha saputo affrontare tragedie familiari come la perdita del figlio Alberto e professionali come l’incendio e la distruzione della Cisa ad Anghiari dopo la quale la sua principale preoccupazione fu garantire il lavoro agli operai. Un uomo che ha sempre combattuto con determinazione, caparbietà ed umiltà.

Mercoledì, 1 Febbraio, 2012