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Sindaci di centrodestra della Toscana del Sud in Consiglio regionale Ghinelli (Arezzo): «Fare squadra per incidere su rifiuti, acqua, sanità. Condotta di rete per smontare il sistema della sinistra»

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«Fare squadra per incidere sui tre grandi contenitori rappresentati dalle politiche dei rifiuti, della gestione del servizio idrico e della sanità nell’ottica di un’ottimizzazione del servizio e della riduzione tariffaria, perché noi sindaci siamo oggi i veri soldati in trincea; dobbiamo organizzarci in esercito scambiandoci idee ed esperienze così da scardinare il sistema di potere della sinistra in Toscana»: è un Alessandro Ghinelli versione ‘nave scuola’, il sindaco di Arezzo che è intervenuto oggi al primo tavolo di confronto tra i sindaci della Toscana del Sud di centrodestra o comunque alternativi al Pd. L’iniziativa – organizzata a Firenze in Consiglio regionale dal capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai insieme ai suoi omologhi di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e Lega Nord Manuel Vescovi – ha raccolto adesioni entusiastiche dai primi cittadini anti Pd che proprio nell’area vasta sud del territorio regionale sperimentano per la prima volta nella storia della Toscana l’ebbrezza di uno spessore politico collettivo capace di influenzare e orientare le politiche intercomunali. E’ quella che Mugnai ha definito «situazione inedita» per la Toscana, sulla quale va costruita quella che Ghinelli ha chiamato «linea di condotta di rete».

Capofila Arezzo, per l’appunto, in questa rete. Arezzo che rispetto alla neo conquistata Grosseto ha una maggiore ‘anzianità’ di servizio: «Io amministro la mia città da un solo anno – ha ricordato Ghinelli alla platea di primi cittadini – eppure ad esempio sui rifiuti ho già potuto produrre un abbattimento della Tari del 2,7%, laddove la pianificazione precedente programmava un incremento del 5% annuo. Questo significa che sui rifiuti, la loro gestione, e le politiche tariffarie collegate possiamo fare molto per smontare il sistema costruito nei decenni dalla sinistra. Anche perché Sei Toscana non è un partner industriale, ma è costituita dall’insieme delle vecchie società comunali, ovvero le nostre».

Margine d’azione inferiore sul servizio idrico: «Qui il partner è industriale, è un partner capace. Peccato che decida tutto in casa sua e ci metta a parte delle decisioni al momento del voto. Dobbiamo, insieme, chiedere e ottenere gli atti su cui si va lavorando in tempi utili». Rispondere picche sarà dura perché, fatto qualche conticino, il centrodestra e i civici alternativi al Pd hanno ormai i numeri per fare massa critica e, assicura il sindaco di Arezzo, «anche qui un minor aumento tariffario è a portata di mano».

«Bestia nera», infine, la sanità in cui «il gestore è la politica stessa, attraverso la Regione che non applica meccanismi efficienti. Così – conclude Ghinelli – stiamo perdendo tempo, pezzi, servizi, in un ritardo costante su cui neppure c’è rincorsa». Convince, Ghinelli, i cui colleghi dalla fascia tricolore hanno nel seguito del tavolo di confronto richiamato più volte i suoi contenuti. La sfida dell’area vasta Sud, per i sindaci di centrodestra, è partita.

 

Venerdì, 1 Luglio, 2016