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Sei Toscana, Iren e la questione rifiuti

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Dichiarazione del consigliere comunale Roberto Bardelli

Non devono stupire più di tanto le dimissioni dell’intero cda di Sei Toscana. Dal comunicato stampa emesso dall’azienda, si apprende che le dimissioni sono la conseguenza della conclusione, lo scorso 31 luglio, della fase di monitoraggio esterno. E quindi il sostanziale esaurimento del ciclo di lavoro intrapreso dopo il commissariamento dell’azienda dovuto all’inchiesta sulle modalità di individuazione del gestore unico dei rifiuti della Toscana meridionale.

A questo punto entra in campo Iren, di Reggio Emilia, azienda quotata in Borsa, una compagnia industriale che gestisce luce, gas, acqua e raccolta rifiuti.

La capofila Iren Ambiente, con la definitiva acquisizione delle aziende toscane che erano detenute da Unieco attraverso la controllata Società Toscana Ambiente, entra di diritto nella gestione dei rifiuti per la Toscana Sud. E con una discreta forza: infatti la multiutility controlla anche il 40% di Siena Ambiente, il 33% di Sei Toscana, il 90% di Scarlino Energia (cogeneratore), il 60% di Futura SpA (produzione di compost). Poi, attraverso l’acquisizione di Unirecuperi il 30% di Rimateria (discarica di Piombino) e del 40% di CSAI (discarica di Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo).

È chiaro che l'impatto che avrà questa nuova situazione sarà molto importante per l’Ato Toscana Sud. Iren in è in ordine di grandezza la terza multiutility italiana, con una miriade di rami d’azienda con un fatturato aggregato che quest’anno sfiorerà i 4,5 miliardi di euro.

Ci saranno da rinnovare tutta una serie di consigli di amministrazione, a partire da Siena Ambiente, che è azionista di maggioranza di Sei Toscana e poi via a cascata tutti gli altri. 

Il modello imposto anni fa, con decisione squisitamente politica dal Pd toscano, ovvero quello di formare un’area vasta che ha visto spesso soltanto sprechi e inefficienze, reggerà all’impatto e alle decisioni dei nuovi attori in tema di rifiuti? Come si comporteranno la Regione e, nel contempo, tutti i comuni coinvolti? E il nuovo gestore, Iren, come si rapporterà con il governo toscano, visto che qui, nel nostro territorio, le decisioni si prendono prima nelle segrete stanze del Pd e poi trasmesse al governatore di turno? In ballo c’è il futuro della gestione dei rifiuti, un business milionario che fa gola a tanti operatori e su alcuni ci sarebbe da disquisire. Quindi occhi aperti su come si evolve la situazione: il futuro della gestione dei rifiuti si fa ora.

 

Mercoledì, 9 Dicembre, 2020