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Scuole infanzia: “chi ha di più paghi di più e si utilizzino le risorse per migliorare il servizio”

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Dichiarazione del consigliere comunale Daniele Farsetti (Movimento 5 Stelle)

Nonostante che il nostro atto di indirizzo non sia stato approvato dall’ultimo Consiglio Comunale, i suoi contenuti possono essere ancora discussi e inseriti nel bilancio preventivo ancora da approvare. I suoi due principi cardine sono: la rimodulazione delle fasce Isee adesso troppo schiacciate verso il basso in modo da intercettare chi ha alti redditi e l’equità fiscale.

Entriamo nel merito: il primo aspetto che rileviamo è l’utilizzo dell’Isee per identificare i criteri per il pagamento delle rette scolastiche. Sono 29 gli scaglioni a oggi, separati magari da pochissime decine di euro. Dunque, se anche vogliamo mantenere  una certa quantità di scaglioni, rimoduliamoli verso l’alto, portando quello massimo ad esempio a 70.000 euro. Un reddito Isee di 70.000 euro equivale davvero a un reddito effettivo da benestanti.

Da questa prima considerazione segue il secondo aspetto: le rette e le tariffe sono modulate non sulle fasce di reddito ma concepite in modo tale che comunque siano in gran parte a carico della collettività. Attualmente, infatti, anche per il figlio del ricco il 60% della retta ricade sulla fiscalità generale. Il concetto ci sembra ingiusto. Chi ha reddito Isee più alto deve contribuire fino addirittura al 100%. E così a scalare fino a prevedere che chi sta sotto i 30.000 euro Isee non abbia aumenti.

I ricavi aggiuntivi così ottenuti andrebbero destinati alla valorizzazione del patrimonio scolastico del Comune di Arezzo, che si trova in condizioni drammatiche, o all’acquisto di materiale didattico. Di pari passo vanno attivati i controlli sulle stesse autocertificazioni Isee.

Su questo genere di contenuti il Consiglio Comunale aveva trovato un accordo ampio tra tutti i gruppi consiliari che si erano dichiarati favorevoli all’atto e dalle dichiarazioni di voto alla votazione avevano mantenuto questo indirizzo. Tutti, tranne uno: il Partito democratico che in maniera pretestuosa lo ha affossato astenendosi. Un atteggiamento davvero incomprensibile.

Lunedì, 1 Luglio, 2013