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Scuola e infanzia: servizi migliori, sinergie più forti

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La collaborazione tra Comune di Arezzo, ASL8, Università degli Studi di Siena, Oxfam Italia e tutti gli attori del sistema integrato

Scuole e infanzia: collaborazione tra Comune di Arezzo, ASL8, Università degli Studi di Siena, Oxfam Italia e tutti gli attori del sistema integrato e cioè  insegnanti, bambini e genitori.

 

Il presupposto di questa collaborazione – dichiara l’assessore Barbara Bennati - è un'analisi puntuale della realtà che tenga in considerazione i punti di vista dei diversi attori in gioco. Da qui la scelta di lavorare su di una ricerca – azione insieme all'Università. Fino ad oggi questi due mondi (servizi all'infanzia del Comune di Arezzo e Università) erano separati, lontani. Occorre invece stimolarne la contaminazione. Particolarmente importante è il progetto PINECL sviluppato da un consorzio di 8 partner europei e finanziato dalla Commissione europea. Ad Arezzo la sperimentazione sarà guidata da Oxfam Italia ed il progetto nasce dalla constatazione che esiste un “deficit educativo” importante nelle famiglie causa la mancanza di conoscenza dei servizi per la prima infanzia e della difficoltà di accedere a tali servizi. A questa situazione si intende rispondere con la creazione di una sorta di “parental accademy” da intendersi come punto di riferimento per le famiglie in grado di sostenere ed accompagnare i genitori nel difficile compito di crescere i figli, e la creazione di una piattaforma online in grado di fornire opportunità di formazione, offrire una vetrina on line sui servizi esistenti nel territorio oltre che un forum per professionisti che lavorano nel campo dello sviluppo della prima infanzia”.

 

Claudio Melacarne, del Dipartimento Scienze della Formazione dell’Università di Siena, ha ricordato che “Arezzo sta sperimentando il sistema integrato dei servizi all’infanzia la cui governance può essere ottimizzata anche in considerazione delle trasformazioni sociali che stanno interessando la famiglia e quindi la comunità locale”. L’Università inserirà poi il confronto con gli operatori scolastici e la partecipazione alla ricerca tra le attività didattiche dei propri studenti: “un modo interessante – ha sottolineato Melacarne – per avvicinare mondo del lavoro e università”.

 

Francesco Lucioli di Oxfam Italia ha sottolineato il valore della collaborazione nell’ambito del progetto PINECL: “gli obiettivi principali sono tre: fare rete, realizzare formazione e garantire supporto ai genitori. Una serie di attività che nel 2015 culmineranno con l’organizzazione di un convegno interanzionale ad Arezzo”.

 

L’assessore Bennati ha infine ricordato le ulteriori azioni messe in programma dal suo assessorato. Il confronto che si è sviluppato nel corso di quest'anno sul sistema dei servizi per l'infanzia ha fatto emergere richieste precise che saranno affrontate.

 

Una domanda forte riguardava la formazione del personale. Per questo dal mese di maggio fino a tutto il mese di luglio sono stati organizzati seminari e laboratori per gli educatori dei nidi e delle scuole dell'infanzia comunali e nei mesi di ottobre e novembre proseguiranno gli scambi pedagogici tra tutti i nidi e le scuole dell'infanzia del Comune di Arezzo.

 

Quanto ai requisiti di accesso ai servizi, la proposta è di costituire un gruppo di lavoro denominato “tavolo delle regole” dove, alla presenza di alcuni rappresentanti del sistema integrato compresi i genitori dei bambini che non sono potuti rientrare nelle graduatorie, si valuteranno se gli attuali requisiti di accesso ai servizi all'infanzia  corrispondono alle fattispecie di famiglie che più ne hanno bisogno e se ad esempio sia opportuno rivedere, ed in quale misura, l'attuale sistema di co-partecipazione alla spesa”.

 

Una richiesta avanzata da tutti gli attori del sistema integrato riguardava la qualità ed il controllo. Ecco allora la Carta dei Servizi e un nuovo strumento per misurare la “customer satisfaction”. La Carta dei Servizi sarà utile infatti a chiarire strumenti ed indicatori di qualità che il Comune si impegna a garantire a bambini e famiglie.

 

Un tema a cui tengo particolarmente – sottolinea Barbara Bennatiè capire come le nuove tecnologie siano sufficientemente comprese ed utilizzate in modo consapevole e responsabile; troppo spesso si trasformano in armi che possono davvero fare male. Da qui il progetto sperimentato l'anno scorso sul bullismo e quest'anno proseguito dallo Spazio Famiglia del Comune di Arezzo e dagli esperti del Sert di Arezzo per aiutare la comunità ad essere protagonista ed attore del proprio benessere”.

 

A proposito di una sana e corretta alimentazione, dopo la sospensione del nuovo menù sono stati organizzati a fine anno scolastico e in tutto il mese di settembre incontri informativi in ciascun istituto comprensivo di Arezzo, promossi dall’Assessorato in collaborazione con la ASL 8. E' stato convenuto di procedere in modalità progressiva: prima l'introduzione di nuovi alimenti come legumi, verdure di stagione, minestre – che necessitano di una preparazione più lunga e quindi più difficili da realizzare in casa per il poco tempo a disposizione – monitorato il gradimento in questa prima fase si procederà ad intervenire sulle quantità. La ristorazione collettiva in ambito scolastico è un'occasione importante per trasmettere i principi di una corretta alimentazione.

 

A proposito, infine,  di comunità educante, continueranno le attività ed i laboratori promossi alla Casa Diritta, sperimentazione socio-educativa che valorizza il patrimonio di elaborazione culturale e gestionale di servizi già esistenti per la promozione, il sostegno e la tutela dei minori e delle loro famiglie.

Mercoledì, 1 Ottobre, 2014