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Sabato 10 dicembre la giornata conclusiva del progetto “Saracino del cuore”

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Alle 16 al Teatro Vasariano il “torneo” di massaggio cardiaco che metterà in palio due defibrillatori da installare in città

Sabato 10 dicembre alle 16.00 al Teatro Vasariano, torna per la terza edizione il “Saracino del cuore”, l’evento organizzato dall’ordine delle professioni infermieristiche di Arezzo presieduto da Giovanni Grasso con il patrocinio del Comune di Arezzo, che vedrà la sua giornata conclusiva con i rappresentanti del mondo giostresco, quartieri e associazioni, pronti a sfidarsi in un torneo di massaggio cardiaco. L’evento metterà in palio per i vincitori il “Cuore d’oro”, il trofeo realizzato e donato dall’azienda Semar di Gabriele Veneri su bozzetto degli studenti dell’I.s.i.s. Margaritone-Vasari, e due defibrillatori da collocare nel centro cittadino contribuendo a rendere Arezzo, già tra le province più cardioprotette d’Italia, ancora più sicura. Con questi due nuovi defibrillatori sono sei, in totale, quelli installati grazie a questo progetto.

“Siamo una città dal cuore grande – conferma il sindaco Alessandro Ghinelli – e lo dimostra la continua disponibilità delle realtà diffuse nel territorio a partecipare attivamente ad azioni o eventi di sensibilizzazione verso tutto ciò che possa essere ricondotto alla sicurezza, alla formazione, alla sensibilità. Il mondo della Giostra, nel farsi protagonista di un evento che contribuisce a qualificare la provincia, ne è concreta testimonianza. Grazie all’impegno costante dell’Ordine delle professioni infermieristiche per la continuità di un progetto che ha trasformato la competizione della Giostra in un messaggio di grande solidarietà”.

Ad aprire la presentazione il consigliere comunale delegato alla Giostra Paolo Bertini: “la Giostra è sempre stata partecipe con entusiasmo di questa iniziativa che rende più sicura la città grazie alla formazione di numerosi soggetti. Quartieri e associazioni sono centri di grande frequentazione e avere più persone in grado di intervenire in caso di emergenza è fondamentale”.

Due le fasi: la prima ha visto il personale del 118, di Opi Arezzo e del centro formazione Etrusco e rappresentanti dei quattro quartieri e delle associazioni della Giostra del Saracino impegnati in due giornate formative su manovre di primo soccorso, massaggio cardiaco e utilizzo del defibrillatore. La seconda, quella in programma sabato 10 dicembre, ruoterà attorno al torneo di massaggio cardiaco reso possibile dall’innovativa strumentazione a disposizione dell’ordine delle professioni infermieristiche.

“La terza edizione del 'Saracino del cuore' conferma la volontà di portare avanti una nobile idea, quella di dare sicurezza in un momento di festa per la città – commenta il coordinatore Opi Toscana Giovanni Grasso – portando sinergia e coesione tra le istituzioni, i protagonisti del mondo della Giostra del Saracino, la scuola e i partner che donano ai cittadini con arresto cardiaco una seconda possibilità. L’obiettivo comune è quello di cardioproteggere un evento così importante ma soprattutto dare un servizio alla comunità. Abbiamo formato altre 40 persone tra giostratori e membri dei vari gruppi”.

La gara conclusiva in programma sabato 10 dicembre prevede l’utilizzo di manichini collegati tramite tecnologia bluetooth a un maxischermo, grazie al quale sarà possibile far avanzare un’ambulanza verso il traguardo per chi riesce a effettuare il massaggio cardiaco nei tempi e nelle modalità corrette.

Due le gare, una che vedrà in gioco i quattro quartieri, l’altra che vedrà sfidarsi rappresentanti del Gruppo Musici, degli Sbandieratori e di Signa Arretii. Ognuna di esse metterà in palio un defibrillatore donato rispettivamente da Ardi Garden e Ombra Investigazioni, mentre la giuria sarà composta dal direttore dell’emergenza urgenza dell’ospedale di Arezzo Massimo Mandò, dalla direttrice infermieristica del Dipartimento emergenza urgenza Cinzia Garofalo e dal disaster manager Luca Pancioni responsabile dell’organizzazione del piano di emergenza durante la Giostra del Saracino. A condurre la giornata Luca Caneschi, direttore di Teletruria, mediapartner del progetto, mentre l’araldo della Giostra, Francesco Sebastiano Chiericoni, annuncerà i vincitori.

Sono oltre 1100 i defibrillatori installati nel territorio della provincia di Arezzo, 40mila gli operatori laici formati all’utilizzo di essi. Una rete estesa che unisce sinergicamente la professionalità e competenza degli operatori sanitari, la diffusione capillare di strumenti salvavita e un livello di formazione, importante quanto imprescindibile, da parte dei cittadini.

“La percentuale di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco nella nostra provincia è oltre il 40% laddove la media nazionale è del 2% – spiega il direttore Massimo Mandò – un dato importante che siamo riusciti a raggiungere grazie alla coesione di un’intera comunità, all’amministrazione comunale che ha sempre creduto nei progetti, alle iniziative che negli anni abbiamo portato avanti con caparbietà, alla cittadinanza che non si tira indietro. Fondamentale il lavoro fatto con le scuole: abbiamo formato ogni professore di scienze motorie di scuola media e superiore che a cascata forma i suoi studenti così da avere ogni anno a costo zero circa tre-quattromila ragazzi capaci di intervenire. Ma occorre non fermarsi, andare avanti, formare sulle strumentazioni salvavita, conoscere le attrezzature e ce ne sono alcune che hanno la dimensione di un cellulare e cifre accessibili. Non serve essere medici o infermieri per salvare una vita, basta essere informati”.

Come gli scorsi anni il premio è stato realizzato dalla ditta Semar di Gabriele Veneri su bozzetto degli studenti dell’I.s.i.s. Margaritone-Vasari. “Sono stati trenta i bozzetti pervenuti – spiega professore Roberto Santi, dirigente dell’istituto scolastico – e aderiamo sempre con entusiasmo al progetto. Un’iniziativa che aiuta la scuola e stimola gli studenti. Alla studentessa che ha realizzato il bozzetto vincitore andrà un assegno di 250 euro quale borsa di studio”.

“Finché ne avrò l’opportunità – commenta Gabriele Veneri, titolare della ditta Semar – sarà un onore realizzare questi premi così ricchi di significato. La base di quello di quest’anno è stata realizzata in olivo in quanto, come un albero, il 'Saracino del cuore' inizia a mettere radici solide. Il mio augurio per il futuro è che Arezzo diventi la prima città in termini di cardioprotezione e l’ultima per esigenza”.

I donatori dei defibrillatori: “ho scelto di aderire perché sono aretino, perché voglio bene alla città e perché come nessuno è immune dai problemi di sicurezza, nessuno è immune dalle problematiche di salute"  – spiega Alessandro Rossi, titolare di Ombra Investigazioni. "Arezzo mi ha dato tanto, ha fatto crescere la mia azienda e sono felice di contribuire a salvare vite” – fa eco Artan Nuredini di Ardi Garden.

Tema di questa edizione è “La Pace fa bene al cuore” che sarà anche il titolo del convegno in programma martedì 13 dicembre nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo nel corso del quale esperti e professionisti si confronteranno su cardiologia, cardiopatie e corretti stili di vita (l’evento accreditato da Gutenberg per le professioni sanitarie dà diritto a 4 crediti formativi. Sono 100 i posti disponibili, registrazione ore 8,30).

Giovedì, 1 Dicembre, 2022