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Chirurgo per la senologia. Tanti: "risultato accettabile ma se lo stile è la lotta continua mi abituo ma non mi rassegno. Modo primitivo, che mortifica le istituzioni, anche la Asl"

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Nota del vicesindaco Lucia Tanti

“Bene il bando per l’assunzione di un chirurgo destinato alla senologia, e che ci auguriamo avvenga in tempi brevi, ma pessima la modalità che tra l’altro alimenta un legittimo sospetto: che cosa sarebbe successo se non ci fosse stata questa reazione unita, trasversale forte e indignata? Questa circostanza faccio fatica a considerarla un semplice incidente di percorso alla luce di altre disattenzioni – la piu gigantesca delle quali resta l’hospice- e che dimostrano che l’assenza di dialogo in alcuni snodi fondamentali nasconda una “cattiva intenzione” nei confronti della nostra sanità. Se è vero che laddove i percorsi vengono seguiti insieme si raggiungono importanti risultati, e mi riferisco al progetto sul Baldaccio, al ritorno di una sanità di territorio a Quarata cosi come a palazzo del pero, alla progettualità su Rigutino, non posso non notare che quando si apre una falla dentro il san donato la prima risposta che arriva e quella di mettere le mani di Siena su Arezzo, tradendo una progettualità che non e accettabile e che è la ragione per la quale questa città si batterà sempre e con tutte le armi contro l’aslona. Se dunque il risultato può considerarsi al momento accettabile ciò che a questo punto va chiarita era l’intenzione che la asl aveva rispetto alla soluzione che la città ha bloccato. Di questo, e ringrazio il presidente Chiassai per aver ribadito come il San Donato sia patrimonio della provincia e che uno sgarbo al San Donato è uno sgarbo a tutta la provincia di Arezzo e non solo alla città, è bene che tutti i sindaci della provincia di Arezzo siano consapevoli e forse sarebbe utile che la richiesta di chiarimento non venisse solo e sempre dal Comune di Arezzo ma da tutti i sindaci anche da quelli più vicini politicamente alla regione che, non dimentichiamocelo, da gli indirizzi in merito alle politiche sanitarie. Se quindi c’è un disegno ancora una volta costruito che vuole mettere Siena al centro di ogni scelta di investimento sanitario – come da sempre noi sosteniamo – forse è il momento che la regione lo dica a tutta le provincia di Arezzo - perché se è vero che attraverso una forte alleanza questa città difende pezzo pezzo la propria sanita raggiungendo anche l’obiettivo come in questo caso di non cedere sovranità a Siena, è anche vero che a questo punto la regione deve dirci se siamo in battaglia o in tempo di pace”.

 

Giovedì, 4 Novembre, 2021