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Ripartenza scuola: esperienze a confronto e grande teatro per riflettere e incidere sulla lotta alla povertà educativa e all’abbandono scolastico

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Venerdì 29 ottobre al Teatro Pietro Aretino una giornata ricca di eventi promossi da Oxfam Italia, con il patrocinio del Comune di Arezzo e della Fondazione Guido d'Arezzo

Riparte l’impegno di Oxfam ad Arezzo a fianco di oltre 500 studenti delle scuole primarie e secondarie, con l’obiettivo di contrastare povertà educativa e abbandono scolastico: sostenendo i ragazzi che dopo l’esperienza della pandemia sono rimasti più indietro e rendendo i contesti scolastici sempre più inclusivi. Un lavoro realizzato grazie al progetto “Bella Presenza”, selezionato da Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa. In un contesto toscano, che pur a fronte di un dato di dispersione scolastica dell’11,7% (migliore della media nazionale), rischia inevitabilmente di aver subito gli effetti dell’ultimo difficilissimo periodo sui singoli territori. Nasce da qui la giornata di iniziative in programma venerdì 29 ottobre al Teatro Pietro Aretino, promossa da Oxfam assieme ai partner del progetto “Bella Presenza”, al patrocinio del Comune di Arezzo e della Fondazione Guido D'Arezzo.

Il primo appuntamento è per le 15,30 con l’evento nazionale “I Patti educativi di comunità: esperienze a confronto", un incontro aperto al pubblico su prenotazione, che avrà al centro il confronto tra le esperienze di Arezzo, Firenze, Palermo, Napoli, Torino Ferrara e Cuneo, per lo sviluppo dei patti di comunità, ossia lo strumento introdotto dal Ministero dell’Istruzione per affrontare sui territori le emergenze del mondo scuola, aggravate dalla pandemia, ma già presenti prima del Covid: dalla carenza di strumenti di individuazione  e sostegno didattico e inclusione dei ragazzi più fragili e a maggior rischio di abbandono scolastico precoce, alla carenza di competenze digitali nelle scuole, alla messa a disposizione di nuove strutture o spazi come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, per svolgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali. Tra i molti ospiti dell’incontro il direttore generale di Oxfam Italia Roberto Barbieri, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo Lucia Tanti, l’assessore all’educazione del Comune di Firenze Sara Funaro, il vice-coordinatore attività istituzionali di Impresa Sociale Con i Bambini Simona Rotondi, la dirigente scolastica ed ex assessore del Comune di Napoli Anna Maria Palmieri, il responsabile nazionale della Rete Scuole senza Zaino Daniela Pampaloni, Jose Rita Mangione di Indire, Claudia Mandrile di Fondazione Compagnia di San Paolo e Andrea Morniroli della Cooperativa Dedalus di Napoli (capofila nazionale del progetto “Bella Presenza”).

“Per non lasciare più indietro nessuno occorre un lavoro comune tra i diversi attori del territorio a fianco della scuola – sostiene Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia. Siamo convinti infatti che non sia solo la scuola che interviene sulla dispersione e sulla povertà educativa, ma l’intera comunità. Ed è proprio per iniziare a superare insieme il 'tempo' della gestione dell’emergenza definendo strategie e politiche più integrate, capaci di valorizzare le diverse competenze degli attori della comunità educante, che abbiamo creduto indispensabile un momento di confronto tra enti locali, istituzioni scolastiche, terzo settore, mondo del profit e volontariato. Convinti che tutti siamo chiamati a dare un contributo affinché più nessuno rimanga indietro, a partire dai tanti minori e giovani che nelle nostre città sono in condizioni di maggior vulnerabilità e fragilità”.

“Il Covid ha prodotto vari risvolti economicamente e socialmente insostenibili, ma credo che un occhio di riguardo debba essere lanciato sugli effetti subiti dalla generazione scolastica. I primi studi cominciano a emergere e concordano su un fatto: da marzo 2019 a ora si è purtroppo innescato un processo di impoverimento culturale – aggiunge l’assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo, Lucia Tanti. Vi hanno influito certe dinamiche, come quelle prodotte dalla didattica a distanza, e il clima diffuso di incertezza e timore. Le conseguenze, purtroppo, saranno più visibili in futuro: ad esempio, quanto tutto ciò inciderà sul tasso di iscrizione universitaria o ancora sulla percentuale di dispersione scolastica? La scuola è tale se si svolge in presenza e se ogni studente la porta a termine vivendola come un’occasione insostituibile di formazione e di investimento sul proprio futuro. E per collegarmi alle parole del direttore di Oxfam, che invita l’intera comunità a non lasciare sola la scuola nella sfida, l’idea di questa amministrazione, di una fondazione che non a caso vogliamo chiamare ‘Comunità’, vuole essere una soluzione avanzata, capace di tenere insieme Comune, pubblico, privato sociale e privato puro e di proporre Arezzo come un modello innovativo di welfare municipale anche in ambito didattico ed educativo”.

“I patti educativi sono uno strumento necessario e indispensabile per rendere le progettualità e le esperienze sostenute dal fondo per il contrasto della povertà educativa minorile efficaci e sostenibili nel tempo – dichiara Simona Rotondi, vice-coordinatore attività istituzionali di Impresa Sociale Con i Bambini. Essi sono alimentati dalle risorse, dalle energie e dalle visioni provenienti da tutti coloro che vivono in uno spazio condiviso e che considerano l’educazione un impegno comune. Rappresentano la continuità e l’orizzonte su cui continuare a costruire percorsi anche dopo la conclusione dei finanziamenti. Bisogna concepire la scuola pubblica come un’officina e un cantiere sociale, aperta al territorio e disponibile e contaminarsi con esso, sollecitando sempre più una co-progettazione dal basso, coinvolgendo attivamente famiglie e minori. I patti ideati in tal modo riescono a connettere le diversità, creare incroci e confronti utili, generando ponti sui cui costruire il futuro dei bambini e delle bambine”. Il programma completo è consultabile su https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2021/10/oxfam-locandina-bella-presenza2.pdf mentre per prenotazioni: https://bit.ly/PrenotazioniSeminario

Alle 21 andrà poi in scena “L’amore per l’educazione”, lo spettacolo scritto e interpretato dall’attore, regista e drammaturgo Gabriele Vacis. Una rilettura del capolavoro di Edmondo De Amicis “Cuore”. Ingresso gratuito. Realizzato grazie al contributo del Circolo dei Lettori di Torino, partner di "Bella Presenza", sarà preceduto dall’incontro di Vacis con gli alunni e i docenti delle scuole Severi e Vasari di Arezzo per la raccolta di video-colloqui che avranno al centro il racconto di esperienze ed emozioni intorno ai temi della consapevolezza di sé, del senso di appartenenza dei ragazzi alla propria scuola e città. I video-colloqui più belli saranno parte di un docu-film che verrà diffuso nei prossimi mesi in tutta Italia a esito del progetto. Per prenotazioni: https://bit.ly/PrenotazioniLecture

 

Lunedì, 25 Ottobre, 2021