Omaggi devoti al Santo Patrono e tradizionali fuochi d'artificio in Fortezza / 6 e 7 agosto 2021.
Appuntamento tra pochi giorni con la tradizionale ricorrenza di San Donato, patrono di Arezzo. Da sempre ognuno ne onora e celebra il culto a modo suo e, di certo, non solo in alcuni momenti dell'anno, ma il 7 di agosto è un giorno del tutto speciale che riporta la memoria collettiva al martirio di uno dei primi vescovi della città, avvenuto nel 362 d.c., quando le persecuzioni dei cristiani, per mano dei romani, erano all'ordine del giorno. Una coraggiosa evangelizzazione, quella intrapresa da Donato, che si fa largo tra le credenze pagane dell'epoca affondando le radici del sentimento cristiano in terra d'Arezzo e rilanciandolo fino ai giorni nostri. Si spiega così, in poche parole, il legame indissolubile tra Donato e il popolo aretino, un legame sugellato nel culto e nelle varie iniziative a lui dedicate dalle istituzioni cittadine nel corso del tempo. Anche quest'anno le celebrazioni ci saranno, con alcuni tagli e riduzioni nella tabella di marcia, dovuti alla corrente situazione sanitaria, ma alla fine ci saranno. Tra 6 e 7 agosto, per la gioia di tutti, fedeli e meno. Del resto Donato è certamente un aretino di adozione, se non anche di nascita come da più parti sostenuto, ma soprattutto è un uomo che ha contribuito in modo significativo alla storia culturale della città conquistando in tal modo l'affetto e la riconoscenza di tutti. Veniamo dunque al programma: si parte il 6 agosto, alle 21.30, con l'offerta del Cero a San Donato da parte del sindaco accompagnato dai valletti del Comune cui faranno seguito i tradizionali fuochi d'artificio in Fortezza, intorno alle 22.45; nella giornata successiva, 7 di agosto, alcuni rappresentanti dei quartieri (paggetti, dame, paggi e tamburini) e della Giostra del Saracino (fanti di Signa Arretii), con i relativi vessilli, muoveranno da Piazza Vasari, alle 10.30, e prenderanno parte (ore 11) al rito liturgico officiato presso la chiesa di Santa Maria della Pieve. I bambini dei quartieri offriranno mazzi di fiori al Santo patrono, nella cripta che custodisce le sue reliquie, ricevendo la benedizione del parroco Don Alvaro.
