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Regolamento Urbanistico: al via la revisione

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Redatta dagli uffici comunali per superare gli aspetti problematici. Incontri pubblici per conoscerla e valutarla

18 mesi: questo è il tempo trascorso dall’entrata in vigore del Regolamento Urbanistico del Comune di Arezzo. In questo periodo, gli uffici e l’assessorato hanno monitorato l’impatto sull’attività urbanistico-edilizia e valutati i problemi da superare.
È stata quindi elaborata una proposta di revisione che si propone tre obiettivi: snellimento del “corpo normativo”, incentivi al recupero del patrimonio edilizio esistente, miglioramento della qualità del costruito.
“Stiamo organizzando incontri e iniziative pubbliche per presentare questa proposta - afferma l’assessore Stefano Gasperini - per farla conoscere e favorirne la discussione prima del suo approdo in Consiglio Comunale. Ci auguriamo così di superare le criticità emerse dagli incontri con gli operatori del settore, con le associazioni di categoria e con i sindacati. La variante conferma l’impostazione iniziale del Piano Strutturale del quale vengono mantenuti fermi i principali elementi caratterizzanti quali le invarianti strutturali, il dimensionamento e il consumo di nuovo suolo. Non vengono inoltre modificati i piani complessi già approvati”.
Per quanto riguarda lo snellimento del “corpus normativo” è stata operata una generale riformulazione per ridurre al minimo l’attività interpretativa anche mediante il trasferimento delle disposizioni nell’ambito del Regolamento Edilizio e il taglio di 40 articoli.
Viene proposta la modifica della disciplina degli interventi sul patrimonio edilizio esistente per incentivare il riutilizzo, la qualità e sostenibilità degli edifici e scoraggiare il consumo di nuovo suolo.
La variante incentiva e favorisce la progettazione di tipologie edilizie coerenti con il contesto e la ricerca di una maggiore qualità architettonica.
“Con questa variante - afferma il Presidente della Commissione Assetto del Territorio, Alessandro Caneschi - abbiamo messo in equilibrio le esigenze di tutela dell’ambiente e del territorio con quelle degli ordini professionali e dei cittadini. Un equilibrio necessario perchè accanto agli elementi di certezza e di trasparenza, potessero collocarsi quelli dello snellimento e semplificazione delle norme nonché il miglioramento della qualità complessiva della città”.

Lunedì, 1 Ottobre, 2012