“Noi siamo pronti da dicembre, ma siamo fermi per i ritardi di Firenze. Garantiamo i servizi e manteniamo la parola data sulle assunzioni, ma la Regione adesso faccia ciò che deve anche perché altre Regioni lo hanno già fatto e da tempo. Per questo abbiamo scritto una lettera al Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione e all’assessore regionale Vittorio Bugli con il quale chiediamo lumi sui tempi di definizione della procedura di ricollocazione del personale di area vasta. Il Comune, infatti, si trova a operare in una situazione di difficoltà nella gestione dei servizi educativi e scolastici, a causa dell’attuale blocco delle assunzioni a tempo indeterminato, fino alla completa definizione, in ambito regionale, della procedura di ricollocazione del personale. In particolare il Comune di Arezzo, dal primo dicembre 2015, ha pianificato per quest’anno l’assunzione, a tempo indeterminato, di sette educatori, sia per sopperire alle carenze di organico a causa di pensionamenti, sia per garantire continuità didattica ed educativa.
Assunzioni che sono quindi indispensabili per assicurare il regolare svolgimento delle attività scolastiche, dato che l’assenza di queste figure sta creando gravi difficoltà nell’erogazione dei servizi. Abbiamo quindi chiesto entro quale termine il percorso verrà completato e reso noto. La mancata comunicazione della Regione Toscana del ricollocamento del personale, vincolante per procedere a assunzioni a tempo indeterminato, ci costringe a optare per assunzioni a tempo determinato, nonostante la procedura da parte nostra sia stata completata con largo anticipo. Assunzioni, queste ultime, che pur garantendo il servizio non ci consentono di dare per certa la continuità didattica. Questo punto è un elemento dirimente a cui teniamo molto e spiace che, invece, la Regione non ne abbia tenuto conto. Le famiglie, comunque, possono stare tranquille: vogliamo mantenere l’impegno preso, ma abbiamo bisogno che l’ente regionale adesso faccia la sua parte”.