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“Quando pensavamo di diventare felici”

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Il 20 e il 22 novembre riflessione su Arezzo negli anni ’60 e ’70. Iniziativa della Biblioteca di Arezzo in collaborazione con Comune e Istituto storico della Resistenza

Gli appuntamenti sono per mercoledì 20 e venerdì 22 novembre nella sala Rosa del palazzo comunale. Due giorni dedicati agli anni sessanta e settanta con quattro sessioni: lo sviluppo economico, la trasformazione urbanistica, i servizi per l’infanzia, la chiusura del manicomio.

Appuntamenti il 20 e il 22 novembre nella Sala Rosa del Palazzo Comunale. Titolo “Quando pensavamo di diventare felici”. Iniziativa che avrà un seguito a gennaio con  una riflessione sull’oggi dal titolo “quando abbiamo capito quanto fosse difficile diventarlo”

 Due le sessioni di mercoledì 20 novembre. Quella della mattina sarà dedicata alle “persone” e quindi allo sviluppo economico e sociale. La relazione sarà del professor Ivo Biagianti. Seguiranno le testimonianze dei “ragazzi del boom”. Quindi industriali, artigiani, commercianti: Attilio Lebole, Moreno Carloni e Lia Lapini. Con loro gli operai delle fabbriche maggiori: Gabriella Salvietti della Lebole, Luciano Falchi della UnoAerre e Pietro Poponcini della Sacfem. Un racconto della propria esperienza di vita e di lavoro. Relazione e interventi saranno accompagnati da filmati sulle principali industrie aretine messe a disposizione dal Servizio Cred – Mediateca dell’Unione dei Comuni del Casentino.

La sessione del pomeriggio sarà riservata ai “disegni” della città e quindi alla sua trasformazione urbanistica. Relazione di Franco Lani e interventi di architetti e esperti: Laura Fanfani sulla ricostruzione post bellica, Gabriella Cecchi sul primo Peep del 1962 e Pier Ludovico Rupi sullo sviluppo edilizio.

 La giornata del 22 novembre sarà aperta, alla mattina, dalla riflessione sull’organizzazione dei primi servizi per l’infanzia nel Comune di Arezzo. Relatore l’ex assessore Nino Materazzi con interventi di protagonisti dell’attuale sistema integrato dei servizi per l’infanzia. Quindi l’assessore comunale Barbara Bennati, Paolo Peruzzi e Fabio Valocchia della cooperazione, Mario Bracci della Fism

Il pomeriggio avrà per tema “Arezzo, laboratorio della chiusura dei manicomi”, con la relazione di Bruno Benigni, assessore provinciale nella fase di chiusura. Con lui psichiatri e infermieri protagonisti di quella stagione storica: Gian Paolo Guelfi, Pasquale De Nicola, Cesare Bondioli e Rocco Canosa.

 Il secondo piano del palazzo comunale ospiterà, per iniziativa congiunta della Presidenza del Consiglio comunale e della Biblioteca, una mostra curata dal Fotoclub La Chimera e dedicata alla città di Arezzo degli anni sessanta.

 “Abbiamo scelto gli anni sessanta e  settanta - commenta la Presidente della Biblioteca di Arezzo, Sandra Rogialli – perché hanno determinato una trasformazione della società. Una riflessione su una grande stagione del Novecento vissuta con entusiasmo, coraggio e partecipazione. Con una motivazione che racchiudiamo nel titolo: “quando pensavamo di diventare felici”. Quella del 20 e del 22 novembre sarà una riflessione aperta che intendiamo continuare a gennaio con una tavola rotonda orientata al presente e al futuro che segue la stessa linea logica e che avrà per titolo “quando abbiamo capito quanto fosse difficile diventarlo. Con un ossimoro definirei questa iniziativa una fotografia in movimento”.

 

Venerdì, 1 Novembre, 2013