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“Qualità della vita: nessuna sorpresa se Arezzo precipita”

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Dichiarazione del consigliere comunale Alessandro Ghinelli

Apprendiamo sconcertati i risultati dell’indagine del Sole 24 Ore che pone Arezzo al 37° (trentasettesimo) posto nella graduatoria della qualità della vita delle città capoluogo di provincia, 16 posizioni in meno dell’anno scorso, 34 in meno del 2003.

E, badate bene, ciò che ci tira un po’ su in classifica sono gli indicatori del lavoro e dell’imprenditoria, classifica nella quale occupiamo il 6° posto in Italia. Ancora una volta tengono: l’ingegno aretino, la classe imprenditrice, l’intero comparto produttivo, lo “spirito d’iniziativa” (28°), la “propensione a investire” (36°), “l’export” (addirittura 2°), il “tasso di occupazione” (17°) e “i giovani imprenditori” (11°).

Se non fosse per quel brutto dato (101° posto) che riguarda le sofferenze nei pagamenti, la classifica di questo macroindicatore sarebbe ancora migliore. E tutto questo nonostante la crisi, l’indifferenza delle istituzioni, la miope politica urbanistica e culturale della città. Sul punto sono chiarissimi gli indicatori del “tempo libero”, 63° posto, della “formazione” (85°) e delle “connessioni superveloci” (76°).

“Arezzo Grazie Mille” è il titolo di un magnifico video della Camera di Commercio, di presentazione della nostra provincia all’Expo 2015, che consiglio a tutti di cliccare in rete. Ma invito i nostri amministratori a realizzarne un altro, per il quale attori e situazioni non mancano di certo, perlomeno a palazzo cavallo: potrebbero intitolarlo “Arezzo: le mille occasioni perdute”. A Cannes vincerebbe a mani basse la Palma d’Oro.

 

Lunedì, 1 Dicembre, 2014