Chi copia non passa gli esami. Funzionava a scuola ma non nelle primarie del Pd. Ascoltando e leggendo i programmi dei candidati Pd alle primarie, si scopre che buona parte degli impegni che si stanno assumendo con i cittadini derivano da interrogazioni, mozioni e atti d’indirizzo presentati in questi anni dal gruppo consiliare PdL.
Atti amministrativi che la Giunta e il gruppo Pd hanno sempre sbrigativamente liquidato e non considerato. Non si parla di elementi marginali dell’attività amministrativa tanto che i tre candidati Pd li stanno riesumando e mettendoli tra le loro priorità. Qualche esempio? Meno burocrazia comunale, risparmi con i dirigenti, revisione del contratto con Nuove Acque, meno partecipate, una diversa politica dei rifiuti che non strozzi famiglie e imprese con il laccio delle tariffe, sviluppo del turismo..
Insomma, temi centrali che valevano zero quando erano presentati da noi e che diventano oggi centrali. Penso che centrali lo siano sempre stati: non per noi o per il Pd ma per la città e per il suo futuro. Mentre la Giunta e il Pd si preoccupavano di altro, mentre valutavano carriere e percorsi personali, mentre preparavano le primarie, la città continuava a scivolare verso il basso, come confermato dalla classifiche sulla qualità della vita elaborate dal Sole 24 Ore. E adesso riempiono la cassetta elettorale con gli attrezzi del PdL-Fi.