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“Il pronto soccorso ha bisogno di… soccorso”

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Dichiarazione del consigliere comunale Roberto Bardelli

Si ode forte e chiaro il grido di rabbia e di aiuto da parte di medici, infermieri e personale o.s.s. sulle condizioni di disagio che sempre di più si verificano al pronto soccorso di Arezzo.

La situazione è da tempo difficile e con il picco influenzale sono esplose in modo drammatico le carenze e le problematiche. È chiaro che il bacino di utenza del San Donato è molto ampio e lasciare di notte, a quanto si legge, solo due medici e pochissimi tra infermieri e o.s.s. per 94 posti letto è cosa alquanto discutibile e al limite della natura umana.

La riorganizzazione di questo fondamentale servizio per i cittadini non può più essere rimandata, la Asl deve ascoltare la voce degli operatori sanitari e darsi da fare per risolvere un problema, latente da molto tempo e ora esploso in modo drammatico.

Bisogno fare molto presto, prima che succeda qualche tragedia. La principale struttura sanitaria del territorio ha dei punti di criticità enormi: il pronto soccorso è la punta dell’iceberg e come tutte le punte degli iceberg emerge sopra il livello delle acque ed è dunque la parte più visibile. Sotto, tuttavia, resta un blocco enorme di problemi nascosti che coinvolgono i reparti: organizzativi, di mancanza di spazi, di posti letto, addirittura di barelle, di prestazioni che dovrebbero essere garantite e che garantite non sono. Problemi che solo la professionalità del personale riesce a tamponare e che spingono sempre di più i cittadini a rivolgersi a strutture e studi privati, dalle banali operazioni alla cura delle gravi disabilità. Al di là dei sorridenti proclami e dei… Desideri ottimistici.

 

Domenica, 1 Gennaio, 2017