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"Le privatizzazioni non migliorano i servizi: li rendono più cari"

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Dichiarazione di Marco Tulli (capogruppo Sel) in risposta alle dichiarazioni dell’avvocato Pasquini su Aisa

In merito alla discussione sulla connotazione di tributo o di tassa su quanto i cittadini pagano ad Aisa, il legale dell’azienda, nonché consulente del Comune di Arezzo, ha espresso alcune valutazioni che sono di natura assolutamente politica e non tecnica. Estranee, quindi, alla sua competenza professionale.
Ritengo che appartengano ormai al recente passato considerazioni pregiudiziali del tipo privato è bello ed efficiente, pubblico è brutto e inefficiente. La forte ventata di privatizzazione dei servizi pubblici degli anni novanta ha prodotto risultati quali quelli che sono sotto gli occhi di tutti. Penso all’acqua, all’esperienza di Nuove Acque, al referendum. I cittadini hanno pagato molto di più il servizio e la loro valutazione su di esso è sintetizzata dal voto referendario che, tra l’altro, si stenta a vedere applicato nonostante anche i recentissimi moniti del Ministro Clini al sistema delle aziende che gestiscono il servizio idrico.
Imprese interamente a capitale pubblico, in altri settori e in altri servizi, hanno dimostrato efficienza ed efficacia. E sono state in grado di contenere le tariffe. Non corrisponde quindi al vero che la gestione pubblica possa essere un “addio a servizi moderni”. Direi l’esatto contrario e cioè che il sistema pubblico deve essere messo nelle condizioni, per l’acqua come per altri servizi, di sviluppare appieno le sue potenzialità offrendo ai cittadini servizi di qualità a costi che non abbiano certamente il profitto del privato quale obiettivo

Giovedì, 1 Marzo, 2012