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Le prime interrogazioni nel nuovo Consiglio Comunale

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Il via è stato dato da Barbara Bennati

 La prima interrogazione della nuova consiliatura è stata di Barbara Bennati (Pd): “mi riferisco a una dichiarazione del sindaco in merito alle quote rosa, definite 'penalizzanti per le donne'. Faccio notare che l'equilibrio di genere è garantito dalla legge. Chiedo perciò la posizione dell'assessore con delega alle pari opportunità. È una regola, quella delle quote rosa, da applicare almeno nelle società partecipate dove, dal 2015, l'incidenza femminile dovrà essere di un terzo nei cda e nei collegi sindacali”.

L'assessore Tiziana Nisini ha replicato di concordare con le parole del Sindaco: “la regola delle quote rosa è svilente per le donne perché il merito non ha quota: meritocrazia prima di tutto. Ovviamente dove c'è una legge, essa verrà applicata”.

Ancora Barbara Bennati ha accennato agli ultimi gravi incidenti stradali: “in viale Mecenate è accaduto l'investimento di un minorenne che ora versa in trauma cranico mentre a Frassineto c'è stato uno scontro fra più auto. Chiedo se l'attività di educazione stradale della PM continuerà a essere una sua attività prioritaria e se con la stagione estiva è prevista una campagna informativa della PM sulla sicurezza alla guida”.

L'assessore Barbara Magi ha replicato che “sull'educazione stradale l'amministrazione attuale continuerà il percorso in atto di concerto con gli operatori per individuare azioni incisive e a basso costo. La sicurezza è tema che va analizzato ovviamente nel suo complesso visto che coinvolge nella sua trasversalità altre competenze dell'amministrazione”.

Barbara Bennati ha poi ricordato le vicende dell'azienda Cantarelli e dei 140 dipendenti Cadla. “Quali azioni e canali di confronto intendete attivare per contribuire a trovare una soluzione?”.

Sempre Barbara Bennati: “perché la convocazione del Consiglio Comunale è stata fatta tramite gli agenti della PM. Se così sarà anche per il futuro, dico che sono contraria. Mi pare un segnale di difficoltà organizzativa e contrario a ogni processo di semplificazione”.

Marcello Ralli, Segretario generale: “l'ordine del giorno di un Consiglio Comunale deve essere notificato, gli uffici devono essere sicuri che sia ricevuto. In questo momento, avevamo un unico modo per ottenere questa certezza: ricorrere ai messi notificatori e ai vigili. Dal mese di settembre ci sarà la Pec per ogni consigliere comunale”.

Anche il sindaco Alessandro Ghinelli ha voluto rimarcare “che siamo alla prima settimana della Giunta: ci organizzeremo bene anche per questo importante e delicato tema di garanzia per i consiglieri. Voglio però ricordare che la semplificazione possono attivarla anche i consiglieri: io la scorsa consiliatura ho reso una dichiarazione con la quale ho esentato gli uffici da ogni responsabilità di recapito di comunicazioni, compreso l'ordine del giorno. Ho sempre ricevuto tutto tramite la mia mail ordinaria e quando non è accaduto non ho certo messo in discussione il lavoro degli uffici”.

Infine Barbara Bennati ha sottolineato che a seguito “dell'emergenza caldo, stanno diventando numerose le richieste per l'assistenza degli anziani soli. Suggerisco la possibilità di convocare un tavolo di coordinamento fra associazioni di volontariato e di assistenza domiciliare per un piano di azione comunale”.

Lucia Tanti ha replicato che “l'amministrazione è già attiva. Immagino che troveremo un progetto esistente ai servizi sociali, visto che il caldo arriva ogni estate. Spetta a noi implementarlo e perfezionarlo”.

 

Donato Caporali (Pd) è tornato sulla cerimonia svoltasi in occasione dell'anniversario dell'alluvione alla Chiassa. “l'intervento dell'amministrazione di allora fu immediato con sistemazione delle strade, della scuola e delle fognature. Il Borro della Peschiera venne messo in sicurezza e il Tar, a fronte del ricorso di alcuni proprietari, ha dato ragione al Comune. L'assessore Nisini che era alla cerimonia ha lasciato intendere che la sua parte politica diverrà garante della popolazione con l'ipotesi di una commissione di inchiesta su tale evento alluvionale. Una tale commissione dovrebbe limitarsi a essere di indagine e non certo referente o tanto meno requirente”.

L'assessore Tiziana Nisini: “alla Chiassa non ero sola, c'erano anche un altro collega di Giunta e alcuni consiglieri comunali: siamo stati d'altronde chiamati e faremo di tutto per rispondere agli abitanti che si sono sentiti abbandonati per sei anni. Adesso raccoglieremo notizie e valuteremo in Giunta quali azioni intraprendere”.

Ancora Donato Caporali: “tra le frazioni di Giovi e Pieve a Sietina c'è una passerella in legno che unisce le due sponde dell'Arno. I cittadini, in forma volontaria, hanno garantito negli anni la manutenzione di questo accesso. Adesso, sulla parte che insiste nel territorio comunale è si è verificata una frana che pregiudica il suo utilizzo. Per non parlare della pericolosità della situazione. Quali tempi possono essere previsti per la messa in sicurezza?”.

Il vice-sindaco Gianfrancesco Gamurrini ha detto che “l'ufficio manutenzione è stato subito allertato ed è già sul posto a effettuare i dovuti controlli, propedeutici a una soluzione nel minor tempo possibile”.

Sempre Donato Caporali: “la Pro loco intra Chiassa et Arno ha presentato richiesta di patrocinio per una manifestazione che intende organizzare per il 12 luglio. È stata accolta?”.

Infine Caporali

Sul triangolo delle cave, Donato Caporali ha rilevato che nell'assegnazione delle deleghe, il sindaco non ha citato 'bonifica siti e recupero cave dismesse'. Le reputo deleghe non assimilabili ad altre, tipo urbanistica o ambiente. Il 31 gennaio 2014, l'allora consigliere Alessandro Ghinelli dichiarò in Consiglio Comunale che l'area non va scavata ma bonificata. La mancata assegnazione di deleghe è dimenticanza o si è riservato di affidarle in seguito?”.

“Nessuna dimenticanza – ha dichiarato il sindaco Alessandro Ghinelli – il tema è assimilabile alla delega ambientale. Ho letto molto in materia sull'argomento e non e devo dire che c'è una grossa confusione sui tassi di inquinamento e sulla loro localizzazione. E non mi pare ci siano certezze sulla perimetrazione delle zone inquinate. Una volta che la procedura di bonifica ambientale verrà attivata da chi ha inquinato, ci domanderemo anche quale destinazione avranno le cave di Quarata. Ma questo è il secondo problema, l'urgenza è la bonifica e c'è una delega come l'ambiente data all'ingegnere Sacchetti”.

 

Francesco Romizi (Arezzo in Comune): “la precedente amministrazione aveva sostenuto a livello regionale un progetto sugli eventi culturali e giovanili estivi per un festival 'incasellato' nelle prime settimane di agosto, un periodo da coprire a seguito del buco lasciato da Arezzo Wave. Un festival che permetterebbe una serie di realtà di questo territorio di crescere. La scelta definitiva, con un atto di correttezza, avevamo deciso di demandarla alla successiva amministrazione: quindi, quali azioni intendete mettere in atto da un punto di vista politico ed economico per garantire che il festival si svolga?”.

L'assessore Lucia Tanti: “non ci risulta nessuna richiesta ufficiale, ancora, anzi c'è una forte nebulosità nella ricostruzione dei finanziamenti e dunque sulla copertura delle eventuali spese per il festival. La nostra intenzione è quella di valutare iniziativa per iniziativa, non rinneghiamo ciò che ci ha preceduto tanto per il gusto di farlo ma non ci accodiamo tanto per accodarci”.

Sempre Francesco Romizi: “anche il mercatino delle pulci a Campo di Marte che fine farà? Per ora non mi risultano incontri né delibere di patrocinio per l'associazione organizzatrice. C'è inoltre da riqualificare un'area sulla quale vi siete impegnati in campagna elettorale. Il mercatino era un ottimo strumento per farlo”.

L'assessore Marcello Comanducci: “la manifestazione ha attecchito bene in città, ho chiesto un incontro con l'organizzatrice per capire come continuare a lavorare insieme. Il nostro intento è proseguire con questa esperienza”.

 

Massimo Ricci del Movimento 5 Stelle: “Carta dei servizi e articolazione tariffaria sono scelte sulle quali la società Nuove Acque sta procedendo spedita. In una conferenza territoriale presieduta dall'allora assessore Francesco Romizi e dalla quale vennero esclusi i comitati toscani sull'acqua pubblica vennero fissate le linee guida su questi temi. Dopo questa conferenza territoriale, il comitato acqua pubblica di Arezzo fece presente una serie di osservazioni per contestare l'impostazione della carta e delle tariffe. Ma l'assemblea Ait ha approvato i relativi atti, dunque abbiamo dei provvedimenti di grande importanza in dirittura di arrivo. Il Comune di Arezzo può però coprire ancora un ruolo fondamentale per tutelare gli interessi dei cittadini. Personalmente li definirei: condizioni minime di civiltà. Vogliamo discontinuità da parte di questa amministrazione rispetto a quelle che l'hanno preceduta”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “sono d'accordo salvo un punto con il consigliere Ricci che vede la riduzione dei consumi come elemento negativo dovuto all'aumento della tariffa. In realtà, la riduzione dei consumi è un fatto positivo se viene dal miglior uso di un bene prezioso come l'acqua. La volontà del Comune di Arezzo è chiara: c'è una delega assegnata all'ingegner Sacchetti, inoltre voglio convocare i sindaci della zona per ricondurre il sistema della tariffazione verso condizioni adeguate. Ma non devo essere solo, anche gli altri amministratori devono assumersi le loro responsabilità. Ora Nuove Acque è un attore forte ma da qui al 2024, quando dovrà restituirci gli impianti, non resteremo inermi, verificheremo la qualità del servizio, gli investimenti fatti e quelli non fatti”.

Mercoledì, 1 Luglio, 2015