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“Politiche sociali: prima gli aretini come principio di ragionevolezza”

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Dichiarazione dell’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti

Il nuovo regolamento comunale per le politiche sociali è in via di definizione: sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale ed è già stato approvato in commissione con il voto compatto della maggioranza e il no del Pd.

Voglio subito chiarire i due punti cardine del nuovo assetto, cosa che mi permette di sottolineare come le promesse di agosto dell’amministrazione Ghinelli trovano attuazione e non restano materia da campagna elettorale. Al di là del principio umanitario di prestare aiuto immediato a chiunque si trovi in situazioni di emergenza, il quadro strutturale si fonda adesso sul principio di residenza. Gli investimenti sul sociale, che si sostanziano negli interventi prolungati nel tempo e nei contributi economici diretti derivanti dal bilancio comunale, privilegia ora i residenti da almeno 5 anni. A parità di bisogno, fa la differenza il tempo di residenza.

Questo elemento di accesso risponde a un principio di ragionevolezza e riequilibrio sociale: ci preme dare più attenzione a chi è nato qui o chi ha instaurato un rapporto vero con questa comunità. E vogliamo restituire a essa un elemento di equilibrio dopo il disastro di Banca Etruria, causato da quello stesso Pd al governo che adesso sfido a condividere la nostra scelta, visto che si prodiga per i 35 euro giornalieri ai profughi. Noi vogliamo rispondere al nuovo disagio che coinvolge gli aretini e dunque saranno loro i destinatari delle politiche sociali del Comune di Arezzo.

Voglio infine sottolineare anche il secondo cardine del nuovo regolamento, ovvero la banca del tempo: a chiunque riceve un aiuto, se nelle condizioni di garantirla, chiederemo di prestare la sua opera volontaria in ambiti che riterrà opportuni. Metteremo in fila queste disponibilità in vista di un impegno forte, questa volta della comunità verso la stessa città.

Martedì, 1 Dicembre, 2015