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Polifonico: una grande edizione per le “nozze di diamante”

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Da Arturo Benedetti Michelangeli, i 60 anni che hanno trasformato Arezzo in capitale europea della polifonia e della musica corale

18-26 agosto, sala Sant’Ignazio, basilica di San Francesco, Piazza della Badia. Segniamoci date e luoghi dell’edizione 2012 del Polifonico giunto alle sue “nozze di diamante” con Arezzo. Oltre al LX Concorso Internazionale “Guido d’Arezzo”, la proposta culturale dell’evento è variegata, magari meno nota ma ricchissima: negli stessi giorni ci sono infatti il XXIX Concorso Polifonico Nazionale “Guido d’Arezzo”, il XXVII Festival Corale Internazionale di Canto Popolare, il VI Guidoneum Festival. ChoralMusicin Concert, il V Guidoneum Awards 2012 e il Masterclass di direzione di coro. Particolare non trascurabile: gli appuntamenti sono tutti a ingresso gratuito.

Il Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo nacque nel 1952 grazie alla iniziativa dell’Associazione Amici della Musica di Arezzo, di cui fu Presidente, fin dalla sua costituzione, Mario Bucciolotti. Nel 1983 fu istituita la Fondazione Guido d’Arezzo. Nel 2001, in seno alla Fondazione, cominciò a operare il Centro Studi Guidoniani, riconosciuto nel 2006 come Istituzione Culturale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali.

“Un grande evento - ha sottolineato il Sindaco Giuseppe Fanfani - che corona una stagione di grande ripresa della cultura cittadina. Dalle mostre, all'impegno per il teatro e la musica. Il presupposto è che la cultura non è una spesa ma un investimento, necessario per la crescita della comunità e per la formazioni di menti e coscienze aperte”.

L’assessore alla cultura Pasquale Macrì: “sessanta anni sono tanti. Le associazioni culturali in Italia hanno in genere vita molto più breve, siamo secondi in Toscana solo al Maggio Musicale Fiorentino. La Fondazione si era chiusa in una gestione da torre d'avorio. In Italia siamo capaci di tenere nascoste opere d'arte grazie a funzionari molto ben pagati che dovrebbero non solo conservarle ma anche valorizzarle. Nonostante le oggettive difficoltà congiunturali, il programma è esteso per dieci giorni consecutivi e mostra una forte e chiara volontà nel perseguire gli obiettivi culturali che ci competono e una indubbia capacità organizzativa della Fondazione Guido d’Arezzo chiamata, nell’immediato futuro e secondo il nuovo statuto recentemente approvato, a gestire gran parte degli eventi musicali del territorio, non solo polifonici e corali. Una cosa è ospitare un artista, un'altra è ospitare un coro che arriva con voli intercontinentali e i cui componenti, tanti, risiedono in albergo. Torniamo poi a fine agosto, la data storica di questa manifestazione e non è questione nostalgica, anche qui pesano fattori economici. Gli operatori ad esempio mi hanno sollecitato di riportarlo a questo periodo. Rivelo un dato a tale proposito: su 500 coristi, 320 alloggeranno ad Arezzo. È un successo straordinario, la cultura è capace di produrre Pil. Anche quest'anno otteniamo il patrocinio della Presidenza della Repubblica, una cosa che ci viene data non 'alla memoria' ma dopo avere letto attentamente il programma, aspetto che evidentemente ci inorgoglisce”.

“Entusiasmo per questa nuova avventura – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Provinciale Giuseppe Alpini – per rinverdire la nostra memoria, andare avanti e portare nel mondo il nome di Arezzo e del suo territorio. In un mix tra cultura locale e tradizioni provenienti da ogni luogo”.

Carlo Pedini presidente della Fondazione Guido d’Arezzo: “il mutamento della nostra struttura giuridica ci ha portato dallo status di Fondazione classica a quello di Fondazione di partecipazione. Tutto ciò dovrebbe tradursi in una gestione più snella e attraente per capitali privati a sostegno delle nostre iniziative. L’organigramma generale è stato rinnovato con la nomina di persone esperte e motivate nella gestione dei rispettivi compiti: la Sovrintendenza e la Direzione Artistica sono state assunte dal maestro Piero Caraba, mentre la direzione della Scuola Superiore per Direttori di Coro è stata affidata al maestro Lorenzo Donati. Anche la rivista 'Polifonie', che per un paio d’anni era stata sospesa per motivi economici, riprenderà le pubblicazioni sotto la direzione di Claudio Santori. Un ringraziamento particolare va ai nostri sponsor, che anche quest’anno ci hanno dato la possibilità di coprire il valore dei premi messi in palio: testimonianza dell’attaccamento del tessuto economico del territorio al Concorso Polifonico il cui prestigio nel mondo corale internazionale resta grande e immutato”.

Il Direttore Artistico Piero Caraba: “Arezzo, tra le capitali europee della coralità, proporrà subito un evento particolare per la serata di apertura ufficiale delle manifestazioni: Il mistero del Requiem di Mozart. Nel sessantesimo del Polifonico non poteva mancare una mostra fotografica e documentale; tra le migliaia di fotografie raccolte negli archivi della Fondazione e degli Amici della Musica, sono state selezionate le più significative di musicisti, luoghi e personalità che hanno dato lustro al Polifonico. Sarà anche possibile osservare i primi programmi di sala, dal 1952, a testimonianza del percorso che la musica corale ha compiuto da allora a oggi. C'è poi una serata dedicata ai cori della Toscana, una situazione nuova per il Polifonico dove non era stata ancora pensata una cosa specifica di questo tipo. Nelle giurie dei concorsi nazionale e internazionale siederanno solo direttori di coro, le persone più qualificate per giudicare le eccellenze che verranno ad Arezzo, in omaggio a una tradizione che ha visto tra i giurati personalità di prestigio assoluto, basti pensare al presidente di giuria della prima edizione del 1952: Arturo Benedetti Michelangeli. Ed è già pronto il bando di concorso 2013 che porterà delle innovazioni e attrarrà ancora più interessi corali di livello internazionale”.

Sei i cori del concorso internazionale da: Filippine, Slovenia, Italia, Spagna, Polonia, Ungheria. Al concorso nazionale parteciperanno: Insieme Corale Ecclesia Nova di Bosco Chiesanuova (VR), Direttore Matteo Valbusa; il concerto delle Dame Genovesi di Genova, Direttore Silvia Derchi; Coro Musicanova di Roma, Direttore Fabrizio Barchi; Polifonica Santa Cecilia di Sassari, Direttore Gabriele Verdinelli; Coro da Camera di Torino di Settimo Torinese (TO), Direttore Dario Tabbia.

Al coro vincente del Gran Premio Città di Arezzo sarà assegnata una scultura dal titolo "Mano" di Mimmo Paladino, noto artista contemporaneo della Transavanguardia italiana fondata da Achille Bonito Oliva.

Sul Mistero del Requiem di Mozart, ideazione, realizzazione e testi a cura di Piero Caraba, cosa possiamo dire? Chi fu a commissionare a Mozart il Requiem? Fu davvero un misterioso personaggio che si presentò alla porta del musicista con il volto mascherato? Era Salieri, come la cinematografia ci ha proposto? E soprattutto, chi portò concretamente a termine il lavoro dopo la morte di Mozart? Documenti originali dell’epoca, di cornice alla musica, cercheranno di far luce su questi interrogativi. Il motivo di interesse musicale è però costituito dalla versione poco nota e raramente eseguita del Requiem realizzata per pianoforte a quattro mani da Carl Czerny, allievo di Beethoven, e pubblicata da Anton Diabelli nella prima metà dell’800. Dunque non una semplice “trascrizione” dall’orchestra, ma una “riscrittura” pianistica, con soli e coro che seguono la ormai consolidata versione della partitura. Voci recitanti: Valeria Gudini e Simone Marcelli. Soli: soprano Francesca Romana Tiddi, contralto Mya Fracassini, tenore Ugo Tarquini, basso Roberto Locci. Insieme Vocale Vox Cordis di Arezzo. Duo pianistico Marco Scolastra – Sebastiano Brusco. Direttore  Lorenzo Donati.

Domenica, 1 Luglio, 2012