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Pionta: percorso partecipativo e Psyco Stage di Arezzo Wave

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Dichiarazione del consigliere comunale Marco Tulli (Sel)

Per il Pionta caduto in una situazione di degrado le ricette possono essere tante ma ruotare esclusivamente attorno all’aspetto sicurezza può offrire un controllo e una pattuglia in più ma non la soluzione strutturale.

Al Pionta avevamo una risorsa, si chiamava Psyco Stage ed era parte di una manifestazione che abbiamo fatto di tutto per perdere: Arezzo Wave. Chiedo ancora una volta che sia studiata ogni soluzione possibile per riportarla nel suo alveo naturale, Arezzo, che il Pionta torni a essere la sede dello Psyco Stage e che siano costruiti intorno a questo eventi culturali anche oltre il periodo della manifestazione.

Chiaramente non basta questo, non basta una settimana di eventi per recuperare quest’area. Bene, noi abbiamo un esempio virtuoso che è Piazza Sant’Agostino, rimodellata e rivitalizzata grazie a un percorso partecipativo che ha dato i suoi frutti. Ciò che non si può dire, non a caso, per Guido Monaco passata solo attraverso una progettazione tecnica e non condivisa.

Chiedo che per il Pionta venga lanciato analogo percorso come per Sant’Agostino: la partecipazione dei cittadini, delle associazioni, degli utenti del centro sociale, delle istituzioni presenti nell’area come Asl e Università, dei giovani stessi che frequentano quest’ultima possono essere una grande fucina di idee da mettere a frutto in un progetto utile al quartiere e all’intera città.

Venerdì, 1 Novembre, 2013