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“Pillola RU 486”: l’atto di indirizzo del PD

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Approvato dal Consiglio comunale

Il Consiglio comunale ha approvato l’atto di indirizzo PD, presentato da Simonetta Ghezzi, sulla pillola RU 486: “quando si parla di aborto si entra in valutazioni di tipo etico, dove filosofie, religioni, morali si differenziano profondamente tra loro, ma di fatto il nostro Paese ha approvato la legge 194 dal 22 maggio 1978 e la stessa permette di abortire legalmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale senza fornire indicazioni limitative sul metodo.

Come si evince dall'art. 15: ‘Le regioni, d'intesa con le università e con gli enti ospedalieri, promuovono l'aggiornamento del personale sanitario ed esercente le arti ausiliarie sui problemi della procreazione cosciente e responsabile, sui metodi anticoncezionali, sul decorso della gravidanza, sul parto e sull'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza’.

La Regione Toscana ha attuato l’introduzione della pillola RU 486 nelle proprie strutture sanitarie e la Asl 8 ha iniziato tale procedura”.

Nell’atto d’indirizzo si chiede quindi “che il Sindaco si attivi in collaborazione con la Asl 8 per assicurare e monitorare i migliori percorsi sanitari, ivi incluso l’impiego della pillola RU 486, a partire dall’attività consultoriale. Ad istituire incontri periodici tra la commissione Sanità, il Direttore Generale USL 8,il Direttore Sanitario della USL 8, il Direttore del Distretto Socio- Sanitario di Arezzo e il responsabile del Consultorio di Arezzo, per una valutazione complessiva delle attività territoriali di educazione sanitaria e prevenzione in linea con le normative nazionali e regionali . Di far si che il “Regolamento Etico”, sottoscritto dai medici della U.O. di Arezzo, venga valorizzato all’interno della organizzazione sanitaria. A promuovere e sviluppare una campagna di sensibilizzazione di tutti i cittadini, ed in particolare dei soggetti più a rischio, coinvolgendo la scuola e le comunità in relazione alla possibilità di prevenire la IVG con metodi contraccettivi”.

Giovedì, 1 Marzo, 2012