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Piervenanzi ricorda Luigi Coppola

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Il consigliere comunale è stato dipendente dell’Amministrazione comunale di Arezzo e ricordando il suo lavoro di geometra presso l’Ufficio Manutenzione, saluta così Luigi Coppola

Ciao Luigi
In questi ultimi giorni del 2012, nei quali siamo più o meno tutti a domandarci se l’anno che sta arrivando ci porterà finalmente qualche segnale di fiducia per il prossimo futuro, ecco invece piombarci addosso una brutta notizia: l’ennesima morte sul lavoro. Che in questo caso ha colpito un dipendente del nostro Comune. Il modo peggiore e più brutale per ricordare a chiunque se ne sia dimenticato, che gli operai esistono ancora e che troppo spesso muoiono, assurdamente come in questo caso, mentre fanno il loro dovere, con gli unici scopi di onorare un impegno e di conseguenza portare a casa uno stipendio.
Conosciamo i luoghi comuni che fanno dire a molti che i dipendenti pubblici, dall’operaio ai dirigenti, conducono una vita tranquilla e spesso allegra, scevra da responsabilità e grattacapi. Ma questo lo si può dire di qualsiasi categoria, dalla più umile alla più prestigiosa, politici compresi. La scomparsa di Luigi, la dinamica che l’ha determinata, stando almeno a quanto emerso subito dopo l’incidente, ci suggeriscono una lettura diversa. Luigi stava eseguendo un operazione di routine ma importante. Chiunque abbia una moto sa cosa si rischia, soprattutto di notte, incontrando una buca. E paradossalmente, mentre lui era impegnato ad eliminare un rischio per gli altri, non ha potuto evitare quello che in modo istantaneo, ha eliminato lui stesso.
E’ comprensibile il dolore di chi, soprattutto all’Ufficio Manutenzione, lo ha conosciuto o ci ha lavorato insieme. E’ un ufficio quello, dove in anni diversi, molti erano gli operai che con differenti specializzazioni, condividevano piccoli e medi interventi da effettuare, a volte con urgenza, presso gli asili, le scuole, le sedi comunali, i giardini o le strade. Adesso sono rimasti in pochi, ma sicuramente lo spirito e i contatti umani dentro e fuori quella sede, non sono cambiati, perché la manutenzione, per sua natura, si esegue più in squadra che da singoli. Se il concetto di famiglia può sembrare esagerato, si può chiamarlo gruppo e comunque qualcosa di diverso rispetto ad altri uffici comunali. Normalmente, anche l’assessore competente e i relativi dirigenti, finiscono per farne parte, condividendo si gli interventi tecnici, ma anche le vicende umane. Per questo e per esperienza diretta, credo che anche per loro, questi siano giorni particolarmente tristi.
In questi casi, nessuna parola può essere di conforto per chi, a partire dai suoi familiari, rimane a piangere per un dolore tanto grande e improvviso quanto assurdo. E’ quindi forse preferibile condividere degli atti concreti, come le decisioni del sindaco Fanfani e del presidente della Multiservizi Luciano Vaccaro, di farsi carico delle spese del funerale di Luigi. Dando ascolto e disponibilità alla sua famiglia, qualora ce ne fosse la necessità.

Sabato, 1 Dicembre, 2012