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In Piazza Vasari torna, più splendente che mai, l'araldica della Giostra del Saracino

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Un certosino lavoro di ringiovanimento restituisce a Piazza Vasari gli antichi stemmi delle nobili Casate e del Comune  preannunciando, in un festoso tripudio di colori, la ripartenza della Giostra del Saracino. 

Era da tempo che non si vedeva una  Piazza Vasari così colorata, vestita a festa  dei tanti stemmi medievali delle nobili casate e del Comune che, da sempre, introducono e accompagnano la Giostra del Saracino di Arezzo. Se la lunga pandemia ha costretto in "panchina" una delle più importanti rievocazion storiche del nostro Paese, il suo cuore indomito non si è mai arreso agli eventi e ha continuato a battere, sia pur nelle retrovie, nel lavoro dell'organizzazione e nei tanti progetti capaci di rilannciare la manifestazione, quando sarà il momento, la prossima edizione di settembre, con il suo volto migliore. Anche a questo è servito il meticoloso restyling degli stemmi che ravvivano, fin dal 1997, le mura degli storici palazzi della Piazza rimasta orfana, per tutto il 2020, di questa suggestiva e accattivante scenografia che, non di meno, consente al visitatore di allungare lo sguardo sugli assetti sociali, politici e istituzionali dell'Arezzo medievale. Vale la pena ricordare che proprio nel 1997 scudi, stemmi e grandi bandiere fecero il loro ingresso in Piazza Grande andando a sostituire il precedente addobbo, fatto di drappi con i colori dei quartieri, tipico delle ricorrenze religiose ma poco consono a rievocazioni dal carattere “guerresco”. La novità più importante della nuova scenografia, rispetto al passato, fu quella di andare oltre l'idea di una  Piazza divisa in quattro quartieri, immaginandola piuttosto come un luogo “neutro” nel quale ogni facciata accoglieva i simboli identitari dei quartieri cittadini, delle nobili famiglie, delle istituzioni del Comune e del contado.

Descrizione degli stemmi collocati nei palazzi che cirondano Piazza Vasari:

  • Sul lato ovest (Palazzo di Fraternita) trovano posto i simboli del potere istituzionale dell’Arezzo medievale dove le vecchie magistrature comunali coesistevano con l'istituto signorile insieme ad altri centri di potere cittadino. In particolare vi si trovano i tre stemmi comunali (Comune, Città di Arezzo e Popolo) e, ai lati, insieme ai simboli della parte Guelfa e Ghibellina, il Capitolo del Duomo e della Pieve, lo scudo del Vescovo Guido Tarlati da Pietramala con le tre mitrie e il simbolo della Fraternita dei Laici.
  • Il lato nord (Loggiato Vasariano) è dedicato ai quartieri: cittadini; per armonizzarsi con  la ritmica scansione di archi e finestre delle Logge, i simboli del Comune e dei quattro quartieri sono posizionati in perfetta simmetria. Delle dieci campate delle Logge, la prima e l’ultima sono occupate dai simboli del Comune di Arezzo e le restanti otto dagli scudi dei quattro quartieri, distribuoti  su due campate ciascuno.
  • Il lato est (da Piaggia San Martino a Borgunto) è caratterizzato dall’alternarsi di edifici con caratteristiche medievali. In particolare Palazzo Acuti, all'epoca sede della magistratura della Giostra, funge da spartiacque e nella sua facciata sono collocatii i simboli del Comune di Arezzo e dei quattro quartieri in ordine di estrazione di carriera; sulla destra si trovano i colori di alcune nobili casate aretine del Trecento mentre a sinistra sono apposti i simboli del contado.
  • Le facciate dei palazzi orientati a sud ospitano gli stemmi ed i colori delle nobili casate.aretine.
Mercoledì, 16 Giugno, 2021