Finalmente è arrivato il 31 marzo. Dopo una lunga e indecente agonia, l’amministrazione comunale si è resa conto dell’inutilità dell’affidamento dello sfigatissimo parcheggio Baldaccio alla partecipata Atam.
Nonostante tre mie interrogazioni, con risposte sempre molto evasive, ma sopratutto nonostante i continui pareri negativi degli uffici comunali competenti che facevano presente le ingenti perdite nella gestione, i geni della Giunta, sfidando qualsiasi regola di buon senso, hanno continuato imperterriti per ben dieci mesi, con l’eccellente risultato di una perdita giornaliera di 200 euro.
Ora, basta fare un semplice calcolo e capire che una ingente quantità di soldi se ne è andata e nessuno ha ben spiegato il motivo di questa scelta irrazionale. È chiaro che lo sbaglio catastrofico è a monte, quando si decise di costruire il parcheggio. E giova ricordare che fu sempre una Giunta di centrosinistra a costruirlo, ma perseverare nel volerlo gestire senza un progetto serio e quantomeno intelligente dimostra la totale inettitudine del centrosinistra aretino nell’amministrare Arezzo.
Auspichiamo che il Baldaccio torni a essere la pietra tombale di questi soggetti: come subito dopo la sua costruzione arrivò la prima giunta di centrodestra, ora la sua “oculata” gestione deve far aprire gli occhi agli aretini per voltare definitivamente pagina.