Le dimissioni di Pallini dimostrano che quella della Regione era una colonizzazione e l’amministratore indicato dalla Regione Toscana quando la situazione si è fatta dura se ne è andato perché la questione non gli interessava più... come i colonizzatori appunto.
Se la situazione fosse stata facile non avremmo avuto bisogno di aiuto. D’altra parte Comune e Provincia si sono fatte colonizzare ben volentieri: il primo perché ha fatto del non decidere e non assumersi responsabilità il suo totem amministrativo, l’altra semplicemente perche è al capolinea, in via di scioglimento come organo amministrativo. A proposito, il Comune e la Provincia parteciperanno o no all’annunciato aumento di capitale? Pare di no e allora che peso possono avere nelle nuove strategie?
La politica politicante deve stare fuori da questi ambienti mentre le istituzioni rappresentative dei cittadini dovrebbero starci con la schiena dritta, partecipando a pieno titolo anche quando c’è da riparare a errori e debiti che sono stati fatti anche con il loro assenso oltre che con i soldi dei cittadini. Ci piacerebbe avere, a tale proposito, un conto economico su quanti soldi pubblici degli aretini sono stati investiti in quest’opera e quale ne è il ritorno.
Questa situazione si è verificata anche perche a suo tempo le categorie economiche, ben supportate in questo dal Comune, non trovarono l’accordo per il Presidente. A questo punto urge una domanda, da cittadino prima di tutto e poi da consigliere comunale innamorato della propria città. È in grado la parte sana della società di dimostrare di essere diversa dalla politica e dai suoi bizantinismi, proporre un piano economico e aziendale, una strategia a breve e medio tempo e su tutto questo eleggere un presidente e iniziare la seria ricerca di un manager che sia in grado di portarlo avanti? Noi crediamo e speriamo di si, pronti a fare la nostra parte per sostenere questo tipo di iniziativa.